mercoledì 30 gennaio 2008
Cani di Monteverde
martedì 29 gennaio 2008
Facciamo alla romana? No, all'italiana meglio...della serie casalighe lavoratrici perplesse
lunedì 28 gennaio 2008
Un pò di aria fresca/2
giovedì 24 gennaio 2008
Un pò di aria fresca
mercoledì 23 gennaio 2008
Chi è senza peccato...
martedì 22 gennaio 2008
L'Italia non s'è desta anzi sprofondasse sarebbe meglio!!!
un mio parente stretto è stato informato da un dipendente del vaticano che il suddetto stato era alla ricerca di nuovi dipendenti e di fare la domanda ebbene gli hanno risposto dopo pochissimo tempo dicendo che non avevano bisogno di niente salvo poi far assumere molte new entry "sponsorizzate" da cardinali e simili, ma attenzione attenzione...si tratta di tutti ragazzi (ancora una volta uomini!) e giovani celibi, insomma il mio parente è stato scaricato perchè invece è sposato e con prole a carico e questi tipi di soggetti sarebbero costati troppo rispetto a della "carne fresca!" , alla faccia della politica di aiuto alle famiglie tanto paventata dal Santo Padre! cito testualmente dal discorso del Papa gli amministratori della regione Lazio all'incontro con questi del 10/01/2008:
Se guardiamo però alla realtà della nostra situazione, non possiamo negare che ci troviamo di fronte a una vera e grande "emergenza educativa", come sottolineavo l’11 giugno dello scorso anno parlando al Convegno della Diocesi di Roma. Sembra infatti sempre più difficile proporre in maniera convincente alle nuove generazioni solide certezze e criteri su cui costruire la propria vita. Hanno qui chiaramente un’importanza prioritaria il rispetto e il sostegno per la famiglia fondata sul matrimonio. Come ho scritto nel recente Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace (n. 2), "La famiglia naturale, quale intima comunione di vita e d’amore, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, costituisce «il luogo primario dell’umanizzazione della persona e della società», la «culla della vita e dell’amore»". Vediamo ogni giorno, purtroppo, quanto siano insistenti e minacciosi gli attacchi e le incomprensioni nei confronti di questa fondamentale realtà umana e sociale. E’ quindi quanto mai necessario che le pubbliche Amministrazioni non assecondino simili tendenze negative, ma al contrario offrano alle famiglie un sostegno convinto e concreto, nella certezza di operare così per il bene comune.
Un’altra emergenza che si aggrava è quella della povertà: essa aumenta soprattutto nelle grandi periferie urbane, ma comincia ad essere presente anche in altri contesti e situazioni, che sembravano esserne al riparo. La Chiesa partecipa di tutto cuore allo sforzo per alleviarla, collaborando volentieri con le istituzioni civili, ma l’aumento del costo della vita, in particolare i prezzi degli alloggi, le sacche persistenti di mancanza di lavoro, e anche i salari e le pensioni spesso inadeguati rendono davvero difficili le condizioni di vita di tante persone e famiglie.[...]"*
ma non è finita finchè non è finita, io non mollo
*per il testo integrale del Papa http://www.evangelizatio.org/portale/adgentes/pontefici/pontefice.php?id=985
venerdì 18 gennaio 2008
No, tanto per...
Per darvene un'idea, e a chi invece lo sa già bene dedico questo filmato che a me piace molto e come si dice: meditate, gente, meditate... e dopo averlo visto avrete da pensare...
giovedì 17 gennaio 2008
Avere le ali
Questa è la storia di Simona Atzari, un'artista completa, pittrice, ballerina, un enfant prodige che al momento della sua nascita la madre definì così: "Il Signore le avrà dato così tanti doni da dimenticarsi di qualcosa…"
E' vero a volte si può dire tutto senza parole, a volte l'essenziale è invisibile agli occhi, a volte si può volare senza ali...
"Un modo per "volare via" dal mondo... per raggiungere ciò che sta al di là della realtà... dove il mio corpo e la mia mente sono un tutt'uno...Ogni volta che penso al mio corpo, lo immagino che si muove nello spazio e nel tempo… Questo è l'unico modo che conosco per esprimere me stessa completamente e per sentirmi veramente libera."
lunedì 14 gennaio 2008
Non so perchè
venerdì 11 gennaio 2008
Il regalo più bello
giovedì 10 gennaio 2008
Dedicato a tutte...
"Those Who Do Not Dance":
“How shall I dance?”
Let your heart dance
We said.
Then the invalid said:
“How shall I sing?”
Let your heart sing
We said
Then spoke the poor dead thistle,
But I, how shall I dance?”
Let your heart fly to the wind
We said.
Then God spoke from above
“How shall I descend from the blue?”
Come dance for us here in the light
We said.
All the valley is dancing
Together under the sun,
And the heart of him who joins us not
Is turned to dust, to dust.
Traduzione di Helene Masslo Anderson
E questo video tratto da un'altra sua poesia intitolata "La Bailarina" di cui dò il testo integrale:
La Bailarina
La bailarina ahor est danzando
la danza del perder cuanto tenia.
Deja caer todo lo que ella habia,
padres y hermanos, huertos y campinas,
el rumo de su rio, los caminos,
el cuento de su hogar,
su propio rostroy su nombre,
y los juegos de su infancia
como quien deja todo le que tuvo
caer de cuello, de seno y de alma.
En el filo del dia y el solsticio
baila riendo su cabal despojo.
Lo que avientan sus brazos es el mundo
que ama y detesta, que sonrie y mata,
la tierra puesta a vendimia de sangre,
la noche de los hartos que no duermen
y la dentera del que no ha posada.
Sin nombre, raza ni credo, desnuda
de todo y de si misma, da su entrega,
hermosa y pura, de pies voladores.
Sacudida como arbol y en el centro
de la tornado, vuelta testimonio.
No esta danzando el vuelo de albatroses
salpicados de sal y juegos de olas;
tampoco el alzamiento y la derrota
de los canaverales fustigados.
Tampoco el viento agitador de velas,
ni la sonrisa de las altas hierbas.
El nombre no le den de su bautismo.
Se solto de su casta y de su carne
sumio la canturia de su sangre
y la balada de su adolescencia.
Sin saberlo le echamos nuestras vidas
como una roja vest envenenada
y baila asi mordida de serpientes
que alacritas y libres la repechan,
y la dejan caer en estandarte
vencido o en guirnalda hecha pedazos.
Sonambula, mudada en lo que odia,
sigue danzando sin saberse ajena
sus muecas aventando y recogiendo
jadeadora de nuestro jadeo,
cortando el aire que no la refresca
unica y torbellino, vil y pura.
Somos nosotros su jadeado pecho,
su palidez exangue, el loco grito
tirado hacia el poniente y el levante
la roja calentura de sus venas,
el olvido del Dios de sus infancias.
E per concludere un Tango di Roxanne dedicato a questa grandissima potessa e donna.
mercoledì 9 gennaio 2008
Wow finalmente!!!
lunedì 7 gennaio 2008
La mia befana
venerdì 4 gennaio 2008
A quelli buoni e a quelli no...
La befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col cappello alla romana:
Viva viva la Befana!
Il termine "epifania" significa "manifestazione, presenza divina" in greco da cui deriva. In realtà questo termine proviene da antiche tradizione agrarie pagane, la vecchietta raffigurerebbe infatti l'anno trascorso e i doni, un augurio di prosperità per il nuovo anno, da qui anche le numerose tradizioni presenti sul nostro territorio, seppur ognuna con diverse caratteristiche, di bruciare un fantoccio di vecchietta in piena visione pagana, del vecchio pronto a rinascere.
La befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
con la scopa di saggina:
viva viva la nonnina!
La leggenda invece narra di una vecchietta che incontrati i Re Magi sulla via di Betlemme non volle accompagnarli ma che al mattino dopo, pentitasi, si mise alla ricerca del bambinello che però non trovò e da allora cominciò a cercare vagando senza sosta e portando doni a tutti i bambini che incontra sperando che siano Gesù.
La befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
viene e bussa alla tua porta
sai tu dirmi che ti porta?
Cristianamente parlando invece, già dal III secolo i cristiani iniziarono a commemorare, con il termine Epifania, le manifestazioni divine (come i miracoli, ecc.) di Gesù. Oggi con l'Epifania si celebra la prima manifestazione della divinità di Gesù all'intera umanità, con la visita solenne e l'offerta di doni dei magi.
Ma nel IV secolo l'Imperatore Costantino decise di anticipare la festa della nascita di Gesù per farla coincidere con quella pagana del Sole che cadeva appunto il 25 dicembre come modo per "debellare" i riti pagani e convogliare maggiori fedeli alla causa del cristianesimo. A seguito però di questa decisione la festa del 6 gennaio rimaneva per così dire "scoperta" si decise allora, di farla coincidere con l'arrivo della adorazione dei Magi.
Nelle chiese cristiane ortodosse, il 6 gennaio si celebra ancora la Nascita di Gesù, a causa di una differenza fra calendario gregoriano e quello giuliano precedente, ancora in uso in certe chiese ortodosse.
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col vestito alla romana:
Viva viva la Befana!
La befana nella sua iconografia è altamente imparentata con le streghe a testimoniare la loro comune radice pre-cristiana che affonda nel paganesimo e per essere ancora una volta femminista over all, dedico questa filastrocca a tutte le donne a cui capiterà di leggere questo post, un augurio affinché ci venga riconosciuta autonomia, indipendenza, libertà creativa ed interpretativa, in ogni donna si nasconde una strega/befana:
La befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte;
viene, bussa e scappa via,
la befana è mamma mia.
E nella notte del 5 gennaio potremmo liberamente urlare ancora una volta: "tremate tremate le streghe son tornate!!!"
Auguri a tutte le Befane, Babushke e Babe Jaga della Terra!!!