mercoledì 30 gennaio 2008

Cani di Monteverde

Scrivo anche un post su questo argomento, dopo le mail singole- collettive anche su myspace. Come qualcuno già saprà da qualche giorno nella zoan di Monteverde Nuovo (Piazza San Giovanni di Dio per capirci) qualcuno ha messo del veleno e molti cani sono già morti in poco tempo, sembra in 10 minuti, pur senza essere entrati in contatto diretto con al sostanza ma semplicemente odorandola nell'aria. Pare che il veleno sia liquido e concentrato soprattutto nella zona delle rotaie del Tram 8 (Circonvallazione Gianicolense). Se conoscete qualcuno che abita in zona e possiede un cane, per favore informatelo...io il mio sto evitando di portarlo giù già da qualche giorno!.




martedì 29 gennaio 2008

Facciamo alla romana? No, all'italiana meglio...della serie casalighe lavoratrici perplesse

Entro fine mese scade il termine per il canone tv e va bene questo lo sappiamo più o meno tutti visto che ce lo ricordano con ogni mezzo visivo, audio, cartaceo etc...ma per le casalinghe c'è ora anche un'altra incombenza che per la verità è molto utile: l'assicurazione appunto per coloro che svolgono attività in casa, un lavoro che non deve essere subordinato ma per coloro che si prendono cura del "focolare", quindi casalinghe sì ma anche casalinghi e studenti universitari fuori sede.
L'assicurazione, che appunto scade a fine mese, e ha un costo di soli 13 euro e il cui bollettino è reperibile alle poste o presso i patronati, si paga all' INAIL ed è obbligatoria per legge la legge n.493/99 che riconosce e tutela il lavoro domestico.

Ora direte voi qual è il problema? Finalmente le casalinghe, persone che non lavorano, sono in qualche modo tutelate in caso di infortunio, è vero benissimo infatti il problema sorge, almeno per me, leggendo l'art.6 al comma 1 del Capo III in cui sta scritto: "Lo Stato riconosce e tutela il lavoro svolto in ambito domestico, affermandone il valore sociale ed economico connesso agli indiscutibili vantaggi che da tale attività trae l'intera collettività.[...]", bene lo Stato riconosce il lavoro casalingo questa è una cosa molto importante per milioni di donne che non hanno un reddito ma che quindi lavorano giusto?, Ma attenzione per cosa lo riconosce? se continuiamo a leggere vediamo che "A tale fine, il presente capo introduce misure finalizzate alla tutela dal rischio infortunistico per invalidità permanente derivante dal lavoro svolto in ambito domestico", ecco il lavoro casalingo viene riconosciuto come un lavoro, che ha un alto valore sociale, un alto valore economico, che apporta vantaggi a tutta la società ma non gli viene riconosciuto un reddito bensì solo una assicurazione; voi direte che come al solito sono io troppo esigente ma in realtà questo non è un problema da poco, uno perché mi sembra la solita cosa all'italiana del contentino che non risolve la situazione, due perché molte donne potrebbero risolvere la propria vita e la propria considerazione di se stesse e quella che gli altri conseguentemente hanno di loro, tre perché molte donne potrebbero spontaneamente scegliere di restare in famiglia e questo avrebbe delle sane ripercussioni sociali in termini di realizzazione personale, figli più seguiti e più sani e questo non mi sembra poco.

Continuando a leggere in giro mi sono imbattuta poi in un'intervista del direttore del CENSIS in un articolo del Messaggero a cui rimando per la mia risposta personale anche se non ancora pubblicata, almeno che non mi abbiano censurato ma non credo infondo l'ho rimesso un po' in riga ma non sono stata troppo brusca almeno spero. Giuseppe Roma sostiene che la vera sfida del 2008 è un mercato del lavoro in favore delle donne e che siamo risultati al 27 posto della classifica europea per l'occupazione femminile, cioè il peggior paese occidentale.

Premesso che questo lo sapevamo anche prima della classifica non vedo la novità visto che ogni giorno siamo vessate nei posti di lavoro, e mi fermo lì, ma cosa propone il direttore visto che la sfida per questo nuovo anno è l'occupazione delle donne? 1) Niente part-time che rischia di ghettizzare il lavoro delle donne: !!! Ma lasciacelo decidere a noi..a me non farebbe affatto schifo! 2)equilibrare il lavoro di cura e familiare tra donne e uomini, Finchè questo non avverrà l'Italia rimarrà un paese da terzo mondo; e ok fino a qui potremmo essere d'accordo anche se è una frase del tutto demagogica e un po' troppo generalista ma è poi il paragone che fa con il così detto Terzo Mondo che comincia a non far quadrare più il cerchio...innanzi tutto come ho ricordato nella mia risposta il Terzo Mondo in particolare l'Africa ha più rappresentanze femminili in Parlamento che noi nella democratica e ricca Italia, il Ruanda è il paese con il maggior numero di donne in Parlamento a livello mondiale ad esempio! e due il terzo Mondo ha purtroppo problemi di cui noi per fortuna non abbaimo idea (fame, carestie, malattie...) ,
3) creare più servizi per la famiglia (si badi, per la famiglia, non per le donne) come asili nido e assistenza agli anziani, bene è vero ma non era l'anno per sistemare il lavoro femminile? perché nulla di specifico? più asili nido, sì ma magari aziendali sarebbe meglio, assistenza agli anziani, sì ma alle donne sul lavoro e alle loro condizioni di lavoro chi ci pensa?.
4)Per raggiungere questi obiettivi, NO a sgravi sul reddito familiare complessivo (che disincentiva il lavoro delle donne): cosa??? e qui torniamo al discorso della casalinghe...sì gli sgravi potrebbero disincentivare la presenza del lavoro delle donne ma sembra che il punto di riferimento del direttore sia solo a questo punto una questione di quantità, di presenza delle donne sul mercato, appunto, del lavoro!.
5)SI' alla graduale equiparazione dell'età pensionabile tra uomini e donne: e qui vorrei ricordare ancora una volta che equiparare non vuol dire riconoscere le differenze e rispettarle, far lavorare di più le donne non mi sembra un modo efficace di risolvere le problematiche del lavoro femminile...mi scusi direttore ma lei veramente ma da che parte sta?.

lunedì 28 gennaio 2008

Un pò di aria fresca/2

servizio taxi attivato in Inghilterra già da qualche anno in alcune città

Le buone notizie sull'Arabia Saudita continuano...è quasi contemporanea all'altra (riportata qui sotto...Aria Fresca/1) la notizia che in questo paese è caduto un altro tabù che riguardava le donne, evviva questo cammino di emancipazione mi sembra molto promettente...ma, la notizia è stata riportata dal The Telegraph*, attenzione le motivazioni in realtà sono meno nobili di quelle che possono aver portato al bando dell'impossibilità di entrare negli hotel da sole, infatti sembra che questo divieto, sancito con una legge del 1990, di poter guidare che riguardava tutte le donne saudite e non è stato abrogato solo per cercare di arrestare le richieste delle femministe rispetto ad altri e più importanti diritti.

Ma io credo che di certo questo non accontenterà le donne e i loro Committee of Demanders of Women’s’ Right andranno avanti, non credo si accontenteranno di essere riuscite a far togliere un divieto così inutile visto che comunque per essere ascoltate hanno organizzato manifestazioni e disagi in tutto il territorio nonostante il pericolo di arresti e perdita del lavoro.
Certo il risultato è comunque una vittoria e poi c'è da dire che anche da noi le cose non sono migliori visto che mi ricordo di una notizia su uno di quei giornalini gratuiti che trovi la mattina presto perché se ti attardi li trovi già tutti fagocitati dai pendolari della metropolitana, che era intitolato: "L'autista è donna, annullata la gita" in cui si raccontava che a Valfabbrica vicino Perugia, una scolaresca si sarebbe dapprima rifiutata di salire sul pullman guidato da una donna appunto e avrebbe chiesto una sostituzione al maschile che una volta negata ha portato la scuola ad annullare l'intera gita!.*

Mentre sono notizie di qualche periodo fa che a Dubai invece per risolvere il problema della sicurezza e della privacy hanno sperimentato con successo, tanto che ne sono poi entrati a pieno ritmo 150, taxi in rosa guidati da donne e esclusivamente per donne e pochi mesi fa arrivati anche ad Instabul, un po' quello che era già successo anche in Inghilterra per la verità e anche da noi in Emilia, Trentino e anche il nostro sindaco aveva in mente qualcosa di simile mi sembra di ricordare poi però non so che cosa abbia impedito questa realizzazione, anzi si parlava di propri e veri autobus solo per donne, eh noi quando facciamo una cosa la facciamo fatta bene, mica solo una vettura o dei vagoni ma interi mezzi ;) ma vabbè lasciamo stare.. ancora più recentemente mi vengono in mente appunto i vagoni dei treni e della metropolitana in Giappone dove per risolvere il problema delle molestie sui mezzi pubblici si sono riservate zone di questi esclusivamente alle donne.

Certamente questi sono dei palliativi che possono a volte forse far anche sorridere bonariamente chi è abituato a guardare questi fenomeni ma che chiaramente non sono in grado di risolvere il problema delle molestie e violenze contro le donne nei paesi occidentali e del problema dei diritti fondamentali che alcuni paesi islamici si trovano a dover affrontare.

Questa piccola rivoluzione però almeno in Arabia Saudita quale sia la reale motivazione degli abrogazionisti può sempre apportare nuove riforme come è successo in Marocco dove dopo numerosi casi di incidenti stradali alle donne è stato proibito...indossare il velo , sì sembra quasi uno scherzo e invece no, sia il niqab, il velo che lascia scoperti solo gli occhi e a maggior ragione il velo integrale sono stati proibiti perché limitano la visuale e sono causa di incidenti*.
Quindi auguro a tutte le donne che combattano tutti i giorni anche per piccoli riconoscimenti senza mai indietreggiare sul loro terreno, piccola o grande che sia la nostra conquista è la nostra e nessuno potrà levarcela e chissà che da quella, come una pianta in fiore, possano nascere altri frutti!.
(si vede che nel week end ho fatto giardinaggio :)?).

* 21/01/08 The Telegraph;
* 25/05/06 Metro;
*6/02/07 E-Polis.

giovedì 24 gennaio 2008

Un pò di aria fresca

E' solo di ieri la notizia che in Arabia Saudita è caduto un divieto che aveva per noi occidentali dell'incredibile ma che purtroppo come spesso succede contraddistingue invece altre realtà lontane e a volte neanche troppo da noi ma soprattutto dal nostro modo europeo di vivere e interpretare la vita.

In questo paese così enigmatico e poco conosciuto molto chiuso su e in se stesso, è finalmente caduto un tabù che contraddistingueva la vita delle donne saudite che senza un tutore, e non stiamo parlando di materiale sanitario ma della necessaria presenza coatta di un parente di sesso maschile(figlio, padre, fratello, marito, cognato...)non potevano entrare e prendere ristoro in un albergo.

Sì effettivamente questo aspetto della vita quotidiana è presente in molte società islamiche, ricordo che perfino in Algeria questo aspetto mi colpì molto quando parlando mi dissero che non tutte le donne erano libere di uscire anche solo a fare la spesa se non avevano un maschio con loro (figlio adolescente, nipote, marito...) ma finalmente almeno in Arabia Saudita questo costume ora è stato superato dalla decisione del Re, dopo che alcune donne seppur in situazioni critiche non erano state accolte negli alberghi perché da sole, che si è reso conto come questo divieto era dovuto ad una interpretazione troppo rigida della sharia.


L'Arabia Saudita con questo sovrano mano a mano si sta dimostrando pronta ad un cambiamento sostanziale lento ma profondo della sua società senza rinunciare alla propria tradizione, senza stravolgersi o occidentalizzarsi per forza, certo i cambiamenti soprattutto da un punto di vista così delicato come la realtà femminile sono indispensabili ma a lungo termine poiché ci vorrà comunque molto affinché il tessuto societario li assimili e li accetti ma bisogna pur cominciare da qualche parte sperando che questo esempio possa fare da guida per altri paesi in cui ancora la condizione delle donne non è rispettata fin nei minimi aspetti quotidiani.


Per chi volesse avere uno stralcio della realtà saudita da un punto di vista femminile consiglio questo libro uscito da poco e scritto da una giovane ventiquattrenne saudita appunto e che si intitola "Le ragazze di Riad" censurato o comunque non apprezzato in patria ha avuto molta eco all'estero ed ora è uscito anche qui da noi...buona lettura!.


mercoledì 23 gennaio 2008

Chi è senza peccato...

Ishtar Alabina

Ebbene sì ho ceduto, ho peccato padre...anch'io ho aperto una mia pagina su Myspace!!! Dopo parecchi giorni di meditazione e altrettanti di difficoltà tecniche, ieri per caso mentre ci riprovavo per la 30esima volta , all'improvviso la mia iscrizione è stata valida e tutto è cominciato...

Mi sono scatenata alla ricerca dei contatti che mi interessava avviare in primis con Angelo e Francesca ;), ma poi Yasmin Nammu che molto carinamente, come sempre, mi ha risposto subito e sempre in modo carino ma anche Rachel Brice e Ansuya, ma non solo anche contatti con alcune femministe americane alcune delle quali purtroppo ancora più virtuali perchè passate a miglior vita già da un pò, però ci sono anche cantanti e gruppi veramente particolari come Armen Ra e Ishtar Alabina e finchè è stata in vita anche Cheika Rimitti, la mamma dei rai algerino, sì sicuramente sono tutte amicizie per modo di dire io preferisco chiamarli contatti che però effettivamente ti danno l'opportunità quanto meno di scambiare due righe di numero con una persona che magari non avresti mai potuto contattare veramente, tipo oggi quando ho detto a Rachel Brice che l'aspettavo a Roma, con una certa faccia tosta o per usare un'espressione araba una faccia da...


Nina Hagen

martedì 22 gennaio 2008

L'Italia non s'è desta anzi sprofondasse sarebbe meglio!!!

Dopo una selezione durata due settimane con due dirigenti, rispettivamente del personale che è rimasto entusiasta ed infatti mi ha selezionato per il secondo colloquio con il dirigente del reparto in cerca delle sostituzioni e appunto la seconda e ultima selezione con il suddento dirigente anch'esso rimasto positivamente colpito e a cui sono piaciuta molto, vengo ad apprendere che molto probabilmente comunque non avrò il posto semplicemente perchè sono una donna e si sa le donne hanno i loro problemini mensili...e si sa che una donna appena ha un posto di lavoro non vede l'ora di farsi ingravidare soprattutto se è ormai sulla soglia di una certa età (!) ma mi sovviene: "ma non stiamo parlando di un posto a tempo determinato perchè dovrei farmi "ingravidare" per un lavoro di pochi mesi ?";
un mio parente stretto è stato informato da un dipendente del vaticano che il suddetto stato era alla ricerca di nuovi dipendenti e di fare la domanda ebbene gli hanno risposto dopo pochissimo tempo dicendo che non avevano bisogno di niente salvo poi far assumere molte new entry "sponsorizzate" da cardinali e simili, ma attenzione attenzione...si tratta di tutti ragazzi (ancora una volta uomini!) e giovani celibi, insomma il mio parente è stato scaricato perchè invece è sposato e con prole a carico e questi tipi di soggetti sarebbero costati troppo rispetto a della "carne fresca!" , alla faccia della politica di aiuto alle famiglie tanto paventata dal Santo Padre! cito testualmente dal discorso del Papa gli amministratori della regione Lazio all'incontro con questi del 10/01/2008:

"[...] Questo appuntamento annuale ci offre l’opportunità di riflettere su alcune materie di comune interesse e di grande importanza e attualità, che toccano da vicino la vita delle popolazioni di Roma e del Lazio. A loro, a ciascuna persona e famiglia, rivolgo per vostro tramite un pensiero di affetto, di incoraggiamento e di attenzione pastorale, facendomi interprete di quei sentimenti e di quei legami che hanno unito attraverso i secoli i Successori dell’Apostolo Pietro alla città di Roma, alla sua provincia e a tutta la regione del Lazio. Cambiano i tempi e le situazioni, ma non si indeboliscono e non si attenuano l’amore e la sollecitudine del Papa per tutti coloro che vivono in queste terre, tanto profondamente segnate dalla grande e vivente eredità del cristianesimo.
Se guardiamo però alla realtà della nostra situazione, non possiamo negare che ci troviamo di fronte a una vera e grande "emergenza educativa", come sottolineavo l’11 giugno dello scorso anno parlando al Convegno della Diocesi di Roma. Sembra infatti sempre più difficile proporre in maniera convincente alle nuove generazioni solide certezze e criteri su cui costruire la propria vita. Hanno qui chiaramente un’importanza prioritaria il rispetto e il sostegno per la famiglia fondata sul matrimonio. Come ho scritto nel recente Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace (n. 2), "La famiglia naturale, quale intima comunione di vita e d’amore, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, costituisce «il luogo primario dell’umanizzazione della persona e della società», la «culla della vita e dell’amore»". Vediamo ogni giorno, purtroppo, quanto siano insistenti e minacciosi gli attacchi e le incomprensioni nei confronti di questa fondamentale realtà umana e sociale. E’ quindi quanto mai necessario che le pubbliche Amministrazioni non assecondino simili tendenze negative, ma al contrario offrano alle famiglie un sostegno convinto e concreto, nella certezza di operare così per il bene comune.
Un’altra emergenza che si aggrava è quella della povertà: essa aumenta soprattutto nelle grandi periferie urbane, ma comincia ad essere presente anche in altri contesti e situazioni, che sembravano esserne al riparo. La Chiesa partecipa di tutto cuore allo sforzo per alleviarla, collaborando volentieri con le istituzioni civili, ma l’aumento del costo della vita, in particolare i prezzi degli alloggi, le sacche persistenti di mancanza di lavoro, e anche i salari e le pensioni spesso inadeguati rendono davvero difficili le condizioni di vita di tante persone e famiglie.[...]"*


Insomma come dire tra sacro e profano le differenze sono solo tutte retoriche e a loro tutti, vorrei fare un augurio, sì proprio un augurio per il loro di futuro che lascio all'immagine di un bambino e chi meglio di un infante, infatti, emblema di prosaici avveniri incarna questo messaggio...











ma non è finita finchè non è finita, io non mollo














*per il testo integrale del Papa http://www.evangelizatio.org/portale/adgentes/pontefici/pontefice.php?id=985

venerdì 18 gennaio 2008

No, tanto per...


Dedicato a tutti quelli che pensano che la danza del ventre, belly dance, per citare la mia insegnante Salua, faccia venire la "panza", a quelle persone, prevalentemente donne, che mi dicono : "ah!Fai danza del ventre...che ci vuole a sculettare di qua e di là!", a tutti quelli, in prevalenza uomini, che pensano ogni volta che vengono a conoscenza del fatto che studio, e non uso a caso questo verbo, danza del ventre: "ammazza" e mi dicono con occhi da suino in età riproduttiva: "Quando fai qualcosa fammelo sapere che ti vengo a vedere!", e io penso: "sì sì aspetta eh!", a quelle che, come ieri a lezione per la prima volta si affacciano a questa disciplina e si rendono conto che non avrebbero mai pensato che dietro a tanto fascino ci fosse tanta fatica, e io aggiungo anche sudore, dedizione, disciplina e studio, a tutte quelle che pensano che la danza del ventre e in generale tutte le danze orientali abbiano dignità di tutte le altre danze "occidentali" incensate e riprendo una frase dal sito dell' Accademia Sultana: "La danza orientale merita il palco come e quanto la danza classica occidentale, merita lo stesso rispetto e lo stesso studio."
Per darvene un'idea, e a chi invece lo sa già bene dedico questo filmato che a me piace molto e come si dice: meditate, gente, meditate... e dopo averlo visto avrete da pensare...





giovedì 17 gennaio 2008

Avere le ali

Qualcuno dice che per vedere non c'è bisogno di avere occhi, e qualcuno dice di volare anche senza ali...
Questa è la storia di Simona Atzari, un'artista completa, pittrice, ballerina, un enfant prodige che al momento della sua nascita la madre definì così: "Il Signore le avrà dato così tanti doni da dimenticarsi di qualcosa…"
e di se stessa dice:"...a me piace dire invece che ho avuto in dono la possibilità di fare tutto questo in un modo "speciale", un modo tutto mio che ho la gioia di condividere con altre persone: se non avessi questa possibilità non ci sarebbe niente di speciale in quello che faccio, ma è proprio il condividere la mia arte con gli altri che dà al mio dono un senso di vita....Volo Senza Le Ali: credo sia la definizione perfetta per il mio modo di danzare e per ciò che la danza rappresenta per me... ; "
E' vero a volte si può dire tutto senza parole, a volte l'essenziale è invisibile agli occhi, a volte si può volare senza ali...
"Un modo per "volare via" dal mondo... per raggiungere ciò che sta al di là della realtà... dove il mio corpo e la mia mente sono un tutt'uno...Ogni volta che penso al mio corpo, lo immagino che si muove nello spazio e nel tempo… Questo è l'unico modo che conosco per esprimere me stessa completamente e per sentirmi veramente libera."

lunedì 14 gennaio 2008

Non so perchè


Oggi non so perchè mi sono svegliata con un senso di profonda calma, una tranquillità quasi serafica nonostante i mille pensieri negativi che gli altri e noi stessi a volte ci proponiamo ma oggi è nata così una pacifica giornata, e allora visto la mia predisposizione zen vi dedico una frase mantrica per chi invece non ha un animo calmo, per chi a lavoro non riesce ad essere tranquillo (e chi ci riesce!), a chi è agitato di suo ma gli altri in questo ti danno sempre volentieri una mano, ecco una frase che a me piace molto e in un certo senso mi aiuta a cambiare la prospettiva in positivo: "Se un rimedio c'è perché preoccuparsi? E se non v'é rimedio perché preoccuparsi?" e per finire una storia dei Padri del deserto:
"un giorno arrivarono delle persone a fare una visita a un monaco che viveva in isolamento. Gli chiesero: Qual è il senso della tua vita trascorsa nella quiete?. Il monaco in quel momento era occupato a prendere dell'acqua da una profonda cisterna. Disse ai suoi ospiti: Guardate nella cisterna! Che cosa vedete?. Le persone gettarono uno sguardo nella profonda cisterna: "Non vediamo nulla!. Poco dopo il monaco chise di nuovo loro: "Guardate nella cisterna, che cosa vedete?. Questi gettarono ancora uno sguardo nel fondo della cisterna "Ah sì! vediamo noi stessi!. Allora il monaco disse: "Vedete, quando prima tiravo su l'acqua, questa era agitata. Ora non lo è più. Questa è l'esperienza della quiete: si vede se stessi!".


venerdì 11 gennaio 2008

Il regalo più bello

Oggi ho ricevuto visite dai miei parenti "lontani" non nel senso genealogico del termine ma geografico, come consueto mi hanno portato prodotti biologici da loro coltivati o prodotti come cavolfiori, verza, olio e anche...quella che io pensavo fosse finta da che è bella anche se sarà presto tagliata e messa a conservare, una zucca bellissima a cui non ho resistito; ho fatto alcune foto per condividerle con voi (ora avete ogni buon motivo per essere legittimati a pensare alla mia follia come ad un fatto reale e non come ad un vostro dubbio!); da questa "madre" zucca ho già pianificato di piantarne i semi in giardino per la prossima primavera intanto mi gusterò questa prelibatezza, mi piace troppo la zucca e poi così da coltivatore al consumatore con la sicurezza di mancanza totale di pesticidi e simili...Vi terrò informate/i sulle diverse ricette con cui farò a mano a mano sparire questa meraviglia ma rimarranno sempre le foto a testimoniarne la bellezza aspettando il prossimo anno di raccoglierne di mie, anzi se avete qualche ricettina alla zucca ogni suggerimento è apprezzato e magari il prossimo raccolto, a seconda di come avrò intrapreso la mia nuova professione "part-time da agricoltrice biologica fai da te", una bella cenetta ristoratrice per tutti ovviamente alla zucca!!! Lo so che è solo una zucca ma mi esalto per queste piccole cose, ve l'ho detto ora siete legittimati a pensare che io sia pazza :)

giovedì 10 gennaio 2008

Dedicato a tutte...

Oggi ricorre l'anniversario della scomparsa della prima donna latino americana che negli anni '40 vinse il premio Nobel per la Letteratura e di cui rimando al sito di O G per chi volesse approfondire; per ricordarla dedico a tutte noi questa sua poesia, intitolata
"Those Who Do Not Dance":

A crippled childSaid,
“How shall I dance?”
Let your heart dance
We said.

Then the invalid said:
“How shall I sing?”
Let your heart sing
We said

Then spoke the poor dead thistle,
But I, how shall I dance?”
Let your heart fly to the wind
We said.

Then God spoke from above
“How shall I descend from the blue?”
Come dance for us here in the light
We said.

All the valley is dancing
Together under the sun,
And the heart of him who joins us not
Is turned to dust, to dust.

Traduzione di Helene Masslo Anderson

E questo video tratto da un'altra sua poesia intitolata "La Bailarina" di cui dò il testo integrale:

La Bailarina

La bailarina ahor est danzando
la danza del perder cuanto tenia.
Deja caer todo lo que ella habia,
padres y hermanos, huertos y campinas,
el rumo de su rio, los caminos,
el cuento de su hogar,
su propio rostroy su nombre,
y los juegos de su infancia
como quien deja todo le que tuvo
caer de cuello, de seno y de alma.

En el filo del dia y el solsticio
baila riendo su cabal despojo.
Lo que avientan sus brazos es el mundo
que ama y detesta, que sonrie y mata,
la tierra puesta a vendimia de sangre,
la noche de los hartos que no duermen
y la dentera del que no ha posada.

Sin nombre, raza ni credo, desnuda
de todo y de si misma, da su entrega,
hermosa y pura, de pies voladores.
Sacudida como arbol y en el centro
de la tornado, vuelta testimonio.

No esta danzando el vuelo de albatroses
salpicados de sal y juegos de olas;
tampoco el alzamiento y la derrota
de los canaverales fustigados.
Tampoco el viento agitador de velas,
ni la sonrisa de las altas hierbas.

El nombre no le den de su bautismo.
Se solto de su casta y de su carne
sumio la canturia de su sangre
y la balada de su adolescencia.

Sin saberlo le echamos nuestras vidas
como una roja vest envenenada
y baila asi mordida de serpientes
que alacritas y libres la repechan,
y la dejan caer en estandarte
vencido o en guirnalda hecha pedazos.

Sonambula, mudada en lo que odia,
sigue danzando sin saberse ajena
sus muecas aventando y recogiendo
jadeadora de nuestro jadeo,
cortando el aire que no la refresca
unica y torbellino, vil y pura.

Somos nosotros su jadeado pecho,
su palidez exangue, el loco grito
tirado hacia el poniente y el levante
la roja calentura de sus venas,
el olvido del Dios de sus infancias.




E per concludere un Tango di Roxanne dedicato a questa grandissima potessa e donna.

mercoledì 9 gennaio 2008

Wow finalmente!!!


Ieri sera finalmente ho ripreso dopo circa due mesi di stop per cause di forza maggiore, danza ed è stato bellissimo, la lezione di ieri si è concentrata prevalentemente sui ritmi MAKSOOM, MASMUDI KEBIR e la RHUMBA egiziana veramente sensuale e molto bella, non l'avevo mai ballata prima e poi coreografia su Oum Khaltum...con passi difficili ma non impossibili come altre volte Salua ha "preteso" e molto belli e raffinati. Ho gli addominali doloranti da ieri notte da come ho smesso la lezione ma sono felice di aver ripreso, di come tutto sommato sono andata ieri e di non essermi troppo arrugginita ma mi rendo anche conto che due mesi sono molti e devo recuperare tanto ma la volontà e la grinta non mancano!!! perciò come diceva Martha Graham: "la grandezza di un ballerino non si vede solo dalla sua tecnica ma dalla passione che ci mette!" ;)

lunedì 7 gennaio 2008

La mia befana

La mattina del 6 gennaio, mi sono alzata un po' intirizzita dal freddo, la caldaia aveva fatto le beffe tutto il giorno e così l'avevamo spenta in via precauzionale, fortunatamente i condizionatori invece avevano fatto il loro dovere e la casa si era riscaldata piano piano con costanza, ma durante la notte nel torpore morfeico avevo spento l'impianto e così la mattina dopo, quella appunto del 6 gennaio, il risveglio era avvenuto per gradi, da sotto le coperte sono usciti prima le punte dei capelli, giuro di averle sentite starnutire, poi a mano a mano tutta la testa , gli arti superiori e poi il tronco e dopo un periodo di adattamento climatico, alla fine mi sono decisa a scendere dal talamo, infilandomi subito vecchia vestaglia di pile e ciabbatine di cotone decisa ad avviarmi a ripristinare l'impianto calorifero.

Mentre mi avviavo verso i condizionatori, passo davanti lo specchio del corridoio e quasi ho un sussulto di terrore...la befana, è proprio lei con i suoi capelli mal conci, le vesti non proprio all'ultima moda, il suo naso a becco e quel cappello alto in punta, sì questa volta è proprio lei, dopo tanti anni ora in età adulta eccola che finalmente la incontro... Ma appena mi avvicino l'immagine si dilegua e no sono solo io, che scema, di prima mattina senza occhiali non distinguerei un elefante da un cagnolino!, i miei capelli arruffati e il mio abbigliamento anti freddo hanno fatto l'illusione, riprendo quindi la mia strada verso la salvezza del calore indotto quando qualcosa attira la mia attenzione, qualcosa che prima non c'era, che per tutto il giorno non c'era stato, qualcosa che lì non c'era mai stato, qualcosa che non apparteneva all'arredo di quella casa...dal camino qualcosa è cresciuto, mi avvicino furtiva già pronta ad urlare o ad invocare aiuto, penso a qualche animale che si è intrufolato dalla canna fumaria, a qualche uccellino o peggio ancora a qualche roditore di spiacevole mole e socialità. Mi faccio coraggio e cerco di protendermi il più possibile per cercare di mettere a fuoco l'immagine...sì è qualcosa di grigio, oddio è un topo, e ora come faccio che gli faccio!Proprio a casa di una animalista doveva venire questo e poi una volta entrato lui e preso possesso dello spazio chiamerà tutta la sua famiglia, e dove li metto!, qui urge una soluzione diplomatica e non nociva per nessuno, come accoglienza e per fargli capire che qui siamo gente di pace, come benvenuto e per tranquillizzarlo per poi farlo ragionare sul da farsi, ossia abbandonare questa casa che è già abitata, potrei leggergli o leggerle Il cantico dei cantici, in mancanza di un San Francesco interlocutore del mondo animale magari comunque la sua opera potrebbe sortire effetti positivi sulle eventuali intenzioni belligeranti del topo e lo ben predisporrebbe ad un negoziato non violento.


Mentre sono assorta su questi pensieri un sussulto mi riporta alla realtà, una realtà che mi fa rabbrividire e gelare sulla mia posizione già statica su una mattonella del pavimento a circa 2 metri di distanza...quel coso o quella cosa, qualunque cosa sia...si muove, trattengo l'urlo di paura che già da prima mi ero preparata a far uscire dall'ultimo muscolo diafframmale e arretro a distanza di sicurezza maggiore, non si sa mai...ma sento dei passi mi sembrano umani che mi colgono alle spalle...bloccata dal terrore ormai sono quasi accovacciata su di me, sulle mie ginocchia piegate come un atleta pronto ai blocchi per partire a gambe elevate, quando questi passi, quasi felpati per dire la verità, si avvicinano sempre di più, chiudo gli occhi per qualche secondo ma la curiosità è più forte mano a mano che i passi si avvicinano sto quasi ancora una volta per urlare, quando vedo passare una pantofola a righe e con lei il mio compagno indifferente al mio maldestro mimetismo, cerco di fermarlo per non farlo proseguire oltre la soglia di sicurezza da me solcata ma non ce la faccio ancora prima che io possa fermarlo lui si dirige senza indugi verso il caminetto e tutto divertito e compiaciuto si gira verso di me, e mi dice: "guarda la calza!" , eh!!! Rimango interdetta con un' espressione pari a quella degli occhi delle mucche, non so se l'avete presente, quello sguardo all'infuori misto tra interdizione e/o la pazzia pura, mi avvicino ormai senza più remore e...è vero è una calza della befana sto per strappargliela dalle mani quando lui repentino alza il braccio impedendomi di afferrarla e dice: "non è per me!", vabbè allora a maggior ragione è mia, dammela, la voglio! ma riesco appena a finire di pensare che lui subito aggiunge: "ma non è neanche per te!", ecco c'è comunque la fregatura! La befana ha sbagliato caminetto, vabbè poverina è vecchia e poi sai quanti giri in una notte...si sarà confusa mi dispiace solo per quel bambino che quest'anno non riceverà la sua calza, che magari dopo aver passato una notte tra il dormiveglia per l'eccitazione e la curiosità di poter sentire la befana arrivare e magari di poterla vedere...alzandosi ci rimarrà davvero male non trovando proprio nulla, neanche una calza di tutto carbone, niente neanche quella!; i miei soliti pensieri vengono ancora una volta spazzati via da lui che mi dice: "Non è per me per te!", sì questo è l'unica cosa che ho capito, penso, "E' per la nostra amata nipotina!!!"...ah è per lei, giusto! meno male allora non ci sarà nessuno bambino a cui mancherà una calzetta! Ma ce ne sarà una che ne avrà due, speriamo che questa però non sia piena di solo carbone! ;).

venerdì 4 gennaio 2008

A quelli buoni e a quelli no...

Ecco che si avvicina ancora una volta come ogni anno la festa che amo di più...l'epifania anche se tutte le feste si porta via.

La befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col cappello alla romana:
Viva viva la Befana!


Il termine "epifania" significa "manifestazione, presenza divina" in greco da cui deriva. In realtà questo termine proviene da antiche tradizione agrarie pagane, la vecchietta raffigurerebbe infatti l'anno trascorso e i doni, un augurio di prosperità per il nuovo anno, da qui anche le numerose tradizioni presenti sul nostro territorio, seppur ognuna con diverse caratteristiche, di bruciare un fantoccio di vecchietta in piena visione pagana, del vecchio pronto a rinascere.

La befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
con la scopa di saggina:
viva viva la nonnina!


La leggenda invece narra di una vecchietta che incontrati i Re Magi sulla via di Betlemme non volle accompagnarli ma che al mattino dopo, pentitasi, si mise alla ricerca del bambinello che però non trovò e da allora cominciò a cercare vagando senza sosta e portando doni a tutti i bambini che incontra sperando che siano Gesù.

La befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
viene e bussa alla tua porta
sai tu dirmi che ti porta?


Cristianamente parlando invece, già dal III secolo i cristiani iniziarono a commemorare, con il termine Epifania, le manifestazioni divine (come i miracoli, ecc.) di Gesù. Oggi con l'Epifania si celebra la prima manifestazione della divinità di Gesù all'intera umanità, con la visita solenne e l'offerta di doni dei magi.
Ma nel IV secolo l'Imperatore Costantino decise di anticipare la festa della nascita di Gesù per farla coincidere con quella pagana del Sole che cadeva appunto il 25 dicembre come modo per "debellare" i riti pagani e convogliare maggiori fedeli alla causa del cristianesimo. A seguito però di questa decisione la festa del 6 gennaio rimaneva per così dire "scoperta" si decise allora, di farla coincidere con l'arrivo della adorazione dei Magi.
Nelle chiese cristiane ortodosse, il 6 gennaio si celebra ancora la Nascita di Gesù, a causa di una differenza fra calendario gregoriano e quello giuliano precedente, ancora in uso in certe chiese ortodosse.

La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col vestito alla romana:
Viva viva la Befana!


E' inutile dire che a me la befana è sempre stata simpatica sarà stato il mio germe femminista in erba pronto a germogliare ma la befana ha riscosso sempre molta simpatia, molta di più che non per Babbo Natale, e se ci penso anche ora razionalmente effettivamente la Befana ha dei pregi tutti suoi che il babbo si sogna, innanzi tutto è in grado di deambulare a bordo della sua scopa ed è autonoma ed indipendente da renne (sfruttamento animale) e da elfi a cui non fa preparare alcun dono (sfruttamento di lavoro non riconosciuto) e poi alla sua età è ancora attiva e propositiva e anzi dispensa ricompense ai buoni e redarguisce i cattivi, e il babbo invece fa fare tutto ad altri e si prende lui tutti gli onori...eh eh eh babbo così non va, prendi esempio da una giovane vecchietta sprint magari ti aiuterebbe a smaltire il girovita di troppo!

La befana nella sua iconografia è altamente imparentata con le streghe a testimoniare la loro comune radice pre-cristiana che affonda nel paganesimo e per essere ancora una volta femminista over all, dedico questa filastrocca a tutte le donne a cui capiterà di leggere questo post, un augurio affinché ci venga riconosciuta autonomia, indipendenza, libertà creativa ed interpretativa, in ogni donna si nasconde una strega/befana:


La befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte;
viene, bussa e scappa via,
la befana è mamma mia.


E nella notte del 5 gennaio potremmo liberamente urlare ancora una volta: "tremate tremate le streghe son tornate!!!"

Auguri a tutte le Befane, Babushke e Babe Jaga della Terra!!!