domenica 19 luglio 2009
Dedicato a te
martedì 14 luglio 2009
Ricordi di stagione...
In generale vi consiglio la grandezza media, per questioni di cottura, quello fine si spappola quello grande ci mette di più e può a volte risultare crudino, soprattutto se usate la pentola apposita
composta da due parti nella parte inferiore cuocete le verdure o la carne o il pesce insomma il condimento per il cous cous mi raccomando deve essere brodoso anche perchè mentre cuoce il vapore deve lessare il cous cous che si trova nella parte superiore della pentola.
Oggi ho preparato quello di verdure (il mio preferito) in realtà mi sono arrangiata con quello che c'era in casa (pomodori , carote, melanzane). ho soffritto un pò di olio e aglio ho poi messo giù le carote e fatte soffriggere poi i pomodori e infine le melanzane che ho fatto un pò cuocere poi ho aggiunto acqua calda per fare il brodo e lasciato insaporire( faccio così solo per non lessare le verdure che sennò saprebbero di meno) aggiungendo sale, peperoncino ( pochissimo) e ho ultimato la cotture delle verdure nel brodo.
Quando il cous cous è stato pronto ho versato un preparato di quelli da supermercato apposta per il cous cous (Ducros) e l'ho mischiato infine ho aggiunto le verdure e il sughetto e portato tutto a tavola. Una volta servito nei piatti ho aggiunto un altro pò di brodo delle verdure per renderlo più gustoso ( il cous cous tende ad assorbire in fretta i liquidi).
Ultimi accorgimenti il cous cous una volta cucinato andrebbe fatto riposare un pò coperto, in realtà ci vorrebbero i piatti tipo questo
ma insomma anche noi in Italia abbiamo dei piatti in ceramica o in coccio, io uso quelli che possono essere una buona soluzione, ultimo trucco se i fori della vostra pentola per il cous cous sono troppo larghi mettete una garza per impedire che il cous cous scenda nel fondo della pentola.
Infine se non avete una pentola per il cous cous potete prendere un buon tegame fondo e mettere uno scolapasta superiore dove lasciare il cous cous a cuocere ( il principio è lo stesso) oppure ancora più semplicemente preparare gli ingredienti separatamente ma certo il sapore ci rimette.
Insomma se non abbiamo proprio tutto l'occorrente possiamo arrangiarci...
giovedì 2 luglio 2009
Anche i più grandi artisti italiani lo ricordano/5
Il mio amico Michael Jackson
di Franco Zeffirelli
ROMA (1 luglio) - Avvenne allo stadio Flaminio nel 1988. Organizzammo una festa a casa mia assieme a Quincy Jones, il suo produttore. Invitammo Sofia Loren, che venne con il figlio. E c’erano Arbore, Ramazzotti, Bertolucci... Lui fu sensazionale, gentilissimo, beneducato, per nulla arrogante, un angelo. Indossava la sua uniformetta rossa, era anche innamorato. Non portava ancora i segni delle deturpazioni orrende che i chirurghi gli hanno poi lasciato in faccia. Gli restituii la visita nel
Fu fantastico e dolcissimo anche in quel frangente. In un’altra occasione dovevo consegnargli un libro che mi aveva chiesto, e lo facevo con piacere capitai da lui in estate. Era molto caldo, mi dissero se potevo attendere perché Michael riposava ancora. In giardino c’era un sacco di biciclettine, macchinette, giocattoli. Amava stare con i bambini, con dei cuccioletti intorno, ma non ha mai usato loro violenza. Sono state le madri tremende di alcuni, assetate di soldi, a montare storie assurde, coartando i ragazzini perché dicessero certe cose contro Jackson.
Lui ha sempre solo tentato di ricostruire la propria infanzia. Ha sofferto molto. Si è fatto sfigurare, si è lasciato andare al meccanismo dello star system, stritolato dalle operazioni, dai farmaci, dai soldi, dai debiti e ancora dai soldi. Ma era un fenomeno vero. Un talento naturale esploso in tutto il mondo. La sua fine tragica non può non averci colpito. Terribili le descrizioni del suo corpo, ridotto alle sole ossa, con nello stomaco unicamente tracce di medicinali. Michael è stato un bambino dolce e insicuro. E un bambino non meritava questo tragico the end.
mercoledì 1 luglio 2009
Anche i più grandi artisti italiani lo ricordano/4
Un bambino d'oro e di paura