lunedì 29 giugno 2009

Anche i più grandi artisti italiani lo ricordano/2

Dal Messaggero del 27/06/2009
di AL Bano


È veramente una grande perdita. Se avesse dominato la vita come ha dominato l'arte sarebbe stato un grande illuminato». A parlare così di Michael Jackson è Albano Carrisi che all'inizio degli anni '90 accusò la star di plagio, per via della somiglianza tra la sua I cigni di Balaka e il brano di Jacko Will you be there, uscito nel 1993. Un caso andato avanti quasi dieci anni e mai chiarito completamente. «La cosa si risolse in maniera lineare -spiega Al Bano- applicando il metodo date a Cesare quel che è di Cesare. E ad Al Bano quel che è di Al Bano. La difesa cercò di dimostrare che entrambi i brani assomigliavano ad un canto popolare indiano. Lui alla fine si accollò tutte le spese giudiziarie e facemmo un accordo per cui dovevamo fare uno spettacolo insieme all'Arena di Verona per la raccolta fondi per i bambini maltrattati nel mondo. Ma stavamo discutendo quando gli piombarono addoso le accuse di pedofilia. E non se ne è fatto più nulla», aggiuge il cantante pugliese.

«Io -dice Al Bano- non ho un brutto ricordo della vicenda: per una volta invece di gossip si parlava di musica. Ad accorgersi della somiglianza fu mio figlio Yari che era un suo grande fan. Lui pensava che avessi venduto il brano a Jackson perchè la casa editrice era la stessa, la Warner. Ma non era così e quindi procedemmo con l'azione legale. Comunque, a me non resta che dire “grazie Michael”, era un grande artista che era rimasto piccolo solo per via della sua vocazione di “Peter Pan”, schiacciato dal padre che gli aveva divorato l'infanzia. Artisticamente posso solo dire chapeau», conclude Al Bano.

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