venerdì 29 febbraio 2008

Buon fine settimana

Facciamoci quattro risate per concludere la giornata e avviarci al fine settimana, godetevi questo filmato di un cane arabo che indifferentemente balla a ritmo e poi però non si contiene più e si scatena nelle danze in piena piazza!.

giovedì 28 febbraio 2008

To'...


In questi giorni stavo guardando il Festival anche se in modo un po' distratto ovvero alzando il volume e in religioso silenzio solo quando all'orizzonte si affacciavano i protagonisti da me agognati...vedi Max Gazzè, Franki-Hi NRG Mc sostanzialmente ma mi sono piaciute le performance anche di alcuni giovani veramente di qualità come il concorrente più piccolo di questa edizione ancora minorenne ma con una voce veramente impressionante, precisa, pulita e da un timbro profondo; poi ci sono stati vari gruppi interessanti sempre tra i giovani con pezzi particolari e acchiappanti a livello ritmico alcuni dalle note orientali e per questo si sono guadagnati la mia attenzione così come Edoardo Bennato che ha portato una bella canzone tarantata con tanto di balletto della corista alla fine, anche il pezzo della Bertè non mi dispiaceva ma ahimè sappiamo tutti o quasi, io l'ho scoperto ieri in nottata, che ormai è fuori gara perché i suoi autori quella stessa canzone l'avevano già portata al festival seppure con un testo completamente diverso ben venti anni prima.

Ma non ho iniziato questo post con l'intenzione di fare un resoconto del festival anche se alla fine mi è venuto... comunque mentre stavo guardando le varie esibizioni e nello specifico quella di Little Tony quasi ormai alla fine del brano hanno inquadrato i suoi coristi e ho fatto un bel salto sul divano esclamando: "Ma quello è Alessandro!" e bene sì penso proprio di aver riconosciuto questo ragazzo che ho conosciuto per caso un paio di anni fa e che faceva il corista oltre che lavorare ad un call center per tirare a campare e che poi ho scoperto era nella stessa azienda in cui lavorava una mia amica, vabbè strani intrecci della vita, e che avevo comunque perso di vista e rivederlo lì mi ha fatto piacere soprattutto per lui.

Ma i ricongiungimenti mediatici non sono finiti ieri al dopo festival, divertentissimo, strepitosi Elio e Le storie Tese, alla fine della puntata hanno ringraziato i musicisti dell'orchestra del Festival e tra loro: il mio ex coinquilino, nel senso che abitavamo nello stesso palazzo, il maestro di sax Francesco, che mi ricordo mi allietava, a sua insaputa, le giornate quando rientravo a casa e lo sentivo suonare..io mi fermavo sul pianerottolo ad ascoltarlo e a rincuorarmi delle giornate no, non so se lui lo ha mai saputo però almeno virtualmente lo ringrazio ora.

E insomma ci è voluto un mezzo così da me bistrattato per rivedere seppur da lontano due conoscenti di cui comunque mi ha fatto piacere avere notizie e soprattutto ascoltarli. Visto, chi l'ha detto che la tv non serve a nulla??? Oppure sarà perchè Sanremo è Sanremo..



mercoledì 27 febbraio 2008

Tanti Auguri a...

Febbraio mese di carnevale dove ogni scherzo vale e anche ogni buona scusa per fare festa ma in realtà nella mia famiglia è un mese dove quasi ogni giorno è festa...iniziamo il 14 con il compleanno di mia cognata, il 17 sarebbe stato quello della capostipide nonna Speranza che veniva festeggiato come ogni ricorrenza importante con pranzi familiari e festosi oltre che chiassosi, questo anno ne avrebbe compiuti ben 104!, proseguiamo poi il 20 con il compleanno del piccolo Franci che la scorsa settimana ne ha compiuti ben 3!!! Ci sono poi il 22 e il 23 rispettivamente la festa di mia nipote grande ormai 19enne (sigh come passa il tempo) e di mia sorella, cioè la mamma della festeggiata di prima e dolcis in fundo...oggi è il compleanno di mia mamma, insomma ogni occasione è buona per festeggiare e mettere su qualche chilo ;)!!!.
Ma oggi mi piace ricordare che sono nate anche:
Fortunata Sulgher, poetessa italiana del 1700, una delle prime donne che abbiano riscosso approvazione letteraria già nella sua epoca tanto da diventare memebro dell'Accademia dell'Arcadia;
Ellen Terry (Alice Ellen Terry), attrice inglese, maggiore interprete shakespeariana dell'800, la cui figlia Edith Craig fu una delle maggiori attiviste femministe per il voto alle donne in Inghilterra; e ancora: Bertha Pappenheim giornalista e scrittrice austriaca dell'800, antesignana del movimento femminista, in quanto promotrice dell'associazionismo femminile in Germania, e che dedicò la sua vita al miglioramento delle condizioni sociali ed economiche delle donne ebree in Germania;
Hedwig Conrad-Martius, filosofa tedesca della fine del XIX secolo, una delle prime donne ad intraprendere studi a livello universitario.
E con tutte queste pregievoli antisegnane del movimento femminista a far compagnia alla mia mamma non c'è da stupirsi che abbia potuto generarmi così come sono femminista nel bene e nel male!.












lunedì 25 febbraio 2008

Speriamo bene


E' in uscita, ma il trailer è già in giro, il nuovo film di Carlo Verdone, ispirato a vecchi suoi personaggi, quello che mi ha colpito è soprattuto una scena in cui la protagonista femminile di una delle storie, cioè Caludia Gerini che interpreta un'evoluzione ancor più volgarizzata della vecchia Jessica, la moglie della mitica coppia di burini Ivano e Jessica per capirci, e che a sentire Verdone sono ora ancora più triviali: "Moreno Vecchiarutti, sua moglie Enza Sessa e il loro figlio Steven, sono l’emblema della cafoneria di oggi. Ignoranti ma ricchi" , balla la danza del ventre. Non vorrei, infatti, che per dare l'idea di volgarità si sia creata questa scena ad hoc con la danza del ventre emblema di nudità, di seduzione, per il luogo comune ovviamente, e quindi adatta a rappresentare questa escalation di grossolanità.

Speriamo non sia così intanto ecco il trailer dove si intravede la scena, speriamo bene:

venerdì 22 febbraio 2008

In ricordo di...


Non so per voi ma per me lei è stata il mio primo contatto in assoluto con la cultura araba, con un immaginario orientale e forse anche la prima cantante che nel nostro occidente ha avuto successo, aprendo la strada poi a tante altre; e l'immagine che ancora ho di lei, quella che mi porto nel cuore oltre alla sua meravigliosa voce, è proprio quella che me l'ha fatta conoscere, bella, sorridente e con abbigliamenti tutti dorati e una cofia da mille ed una notte...ma purtroppo le fiabe durano poco e come in un romanzo la protagonista brava, bella, realizzata ha vita breve...per un bruttissimo male incurabile questa artista ci ha lasciato ormai da anni e siccome in questi giorni ricorre questo triste anniversario, la volevo ricordare con affetto e nostalgia chissà che un giorno non possa coreografare anche solo per me una delle sue bellissime canzoni, perchè io preferisco ricordarla ancora una volta così come l'ho conosciuta:

martedì 19 febbraio 2008

E luce fu



Domenica sono stata invitata ad una festa indiana che si festeggia tra il 13mo e il 14mo giorno della metà del mese di febbraio e marzo, in India si celebra la festa di Siva: Phalgun, ossia la notte del Grande Shiva, maggiore divinità del pantheon indiano. Le celebrazioni si svolgono per l'appunto di notte con canti musiche ed offerte al dio.
Si pensa che in questa notte Shiva abbia ballato la danza primordiale della creazione, prevenzione e distruzione: Tandava, Shiva o in questo caso Nataraja, il Signore della Danza, riequilibra la natura nei suoi cambiamenti e trasformazioni, contemplando il macrocosmo e il microcosmo il cui centro è il cuore dell'uomo che viene ripreso durante la danza dal rumore dei tamburi facendo sì che questa identificazione sia lo specchio dell'individuale con l'universale, stesso principio di universalità, di un tutto cosmico, per quanto riguarda Siva e Sakti, ovvero se Shiva è la manifestazione maschile cosmica del dio sakti è quella femminile, entrambi complementari l'uno all'altra, la cui unione viene chiamata Ardhanariśvara ovvero se siva è la natura materiale sakti è l'energia creatrice: spirito e materia, intelligenza ed energia, conoscenza ed azione.


Ci sono due leggende che danno fondo alla festività. Una narra che Shiva per evitare la distruzione del mondo che sarebbe potuta essere provocata da un veleno che nel ribollire dell'oceano del latte primordiale avrebbe potuto avvelenare il creato, bevve il veleno senza ingurgitarlo tenenedolo in gola, da qui anche il tipico colore viola con cui viene raffigurato.
Gli dei lo aiutarono a rimeanere sveglio per non farlo addormenatre e dargli la possibilità di riprendersi completamente e così i fedeli durante la notte lo celebrano con canti e danze e il suo simbolo fallico viene ogni tre ore omaggiato con i doni sacri della mucca: latte, latte acido, burro, urina e sterco mentre alla divinità si offrono i cibi dell'immortalità: latte, miele, yogurt, burro chiarificato, il tutto accompaganto da canti e danze spesso intorno al fuoco nel quale si buttano granaglie mentre i fedeli bevono la tipica bevanda a base di cannabis, mandorle e latte visto che dal giorno prima osservano il digiuno.

L'altra leggenda narra invece del cacciatore Suswara , probabilmente il re Chitrabhanu della dinastia dei Ikshvakuche che in una precedente vita era un cacciatore che si trovò inseguito da un leone e che trovò rifugio su un albero sacro a Shiva e per passare la notte, visto che il leone lo attendeva ai piedi dell'albero, si mise a staccare le foglie una per una che caddero per terra sopra un Lingam (un simbolo, tradizionalmente di forma fallica ) di Shiva e questo omaggio seppur fortuito piacque a Shiva che lo salvò dal leone, da qui anche l'altro omaggio che in questa festa i fedeli fanno a Shiva con foglie dell'albero sacro: Bilva con cui portano i cibi e le offerte sacre.

Ma Shiva è anche il dio della luce, per cui questa festa avviene anche in onore del ricordo del sorgere del sole della conoscenza che spazza via il buio dell'ignoranza, la vittoria della luce sulla tenebra.
Altri invece fanno risalire la festa all'unione che in questa notte Siva ha con Sakti.

Io se riuscirò domenica andrò alla festa, invitata da un'associazione indiana e come al solito vi racconterò tutto...

lunedì 18 febbraio 2008

Week ends in danza...

foto dallo Spettacolo Abir -profumo d'oriente di Salua Nanni e Valentina Mahira

Dunque dunque ci sono ben due fine settimana da rendicontare...allora vado in ordine temporale, la scorsa domenica 10 ho seguito il mensile stage di tribale al San lo' che questa volta ci ha visto poche ma buone, alcune stavano lì per la prima volta e così abbiamo ripreso nozioni fondamentali e a me non è dispiaciuto per niente effettivamente mi è stato molto utile, ho ripreso meglio le figure e poi eravamo sufficientemente poche e abbiamo potuto lavorare più comodamente nello spazio e essere seguite quasi personalmente, e così ho memorizzato meglio i movimenti che già avevamo visto negli incontri precedenti.

Ieri invece è stata la volta dello stage di Salua, il primo purtroppo di questo anno per me, e abbiamo fatto Velo...che bello sono arrivata ancora quasi sonnambula visto che venerdì praticamente non ho dormito e mi sono trascinata fino alle 3 di sabato mattina e sabato idem, insomma tra venerdì sabato e domenica avrò dormito in tutto 5 ore! Ma questo non mi ha impedito di stare seppure come uno zombie allo stage :).
Abbiamo iniziato con i movimenti tecnici, innanzi tutto su come si tiene il velo, io non immaginavo ci fosse bisogno di una tecnica anche con le dita per prendere il velo...poi abbiamo messo in pratica la tecnica con piccole coreografie che mano a mano hanno creato una vera e propria coreografia fino a fare un'intera canzone!!! Una coreografia davvero molto bella, 3 minuti 3 di velo, improvvisazione e raq sharki davvero bello la domenica mattina vedere i turisti a San Pietro dalle finestre e tu stare lì immersa in una reltà diversissima e affascinante di veli e colori soprattutto quando ci siamo divise in gruppi e a vicenda abbiamo potuto godere di questo spettacolo. E' stato divertente e affascinante e carino aver rivisto Erika e conosciuto la campionessa di questo anno del Festival di Danze orientali di Roma che mi ha deliziato vedere ballare con questo strumento così magico come il velo, e per qualche ora siamo tutte state delle salomè ma per fortuna nessuno ci ha rimesso la testa!. Per la cronaca io avevo il velo di Salua quello che lei ha usato anche al Maurizio Costanzo Show, su musica di Asena , bianco bellissimo!.

giovedì 14 febbraio 2008

Un'esperienza velata


Domenica ci sarà lo stage di velo con Salua. Questa danza mi ha sempre attirata e credo che effettivamente sia tra quelle che più appartengono all'immaginario collettivo tipico della danza del ventre, in realtà questo accessorio è stato introdotto relativamente di recente,
anche se nei paesi del mediterraneo sono sempre esisitite danze popolari con fazzoletti, sciarpe, scialli soprattutto nei paesi del Maghreb dove ancora sono presenti. Intorno agli anni '40 dello scorso secolo, infatti, una ballerina e coreografa russa Anna Ivanova, che prese ispirazione da una danza del Caucaso, nell'Azerbaijan fu invitata dal re egiziano Farouk ad insegnare danza alle sue figlie ma fu poi anche l'insegnante di una delle più grandi e importanti danzatrici del ventre Samia Gamal alla quale insegnò le entrate, i movimenti con il velo e fu grazie alla popolarità di quest'ultima che il velo entrò di diritto nella tradizione della danza del ventre. Spesso associato però alla sessualità, inevitabilmente questo tessuto è stato da sempre anche simbolo di seduzione nell' arte, viene quindi dalle danzatrici orientali usato per piccoli periodi durante la coreografia e subito lasciato, poichè nella loro cultura, in cui il velo è presente e simbolo di isolamente anche quando si viene in contatto con l'esterno, una manualità giocosa con questo strumento sarebbe interpretata come qualcosa di veramente fuori luogo e eccessivamente erotico e volgare, mentre si deve alle danzatrici americane uno studio più approfondito sulle tecniche di coreografie con il velo quale prolungamento naturale dei movimenti del Raq Sharki, si possono quindi distinguere due tipi di stili quello egiziano e quello americano.
Le due pioniere ed artefici della diffusione del velo nella danza del ventre sono per ciascuno stile rispettivamente Samia Gamal e la danzatrice americana Loïe Fuller o La Loie che negli anni della Belle Epoque portò alle Folie-Bergerès questa danza affascinando anche il pittore Toulouse Lautrec e Rodin.
Samia Gamal nel film Alì Babà e i 40 ladroni,un piccolo assaggio dello stile egiziano:





non vedo l'ora che arrivi domenica ;), nel frattempo danzatrici o meno buona danza a tutte...


sabato 9 febbraio 2008

Ancora una volta

La Campagna delle Nazioni Unite contro la violenza sulle donne ha bisogno ancora di tutti noi, se non avete ancora sottoscritto questa iniziativa fatelo ora perchè ci sono altri buoni motivi per farlo...per ogni firma entro le prime 100,000 il fondo delle Nazioni Unite darà un euro in favore della campagna che li userà per realizzare a livello locale iniziative contro la tratta di esseri umani, assistenza alle sopravvissute alla violenza domestica...quindi se non l'avete ancora fatto ora è il momento giusto per voi e per coinvolgere anche gli altri, non è una missione impossibile!. Questo è il link e vi invio anche i ringraziamenti della testimonial della Campagna, l'Amabsciatrice delle Nazioni Unite per l'UNIFEM: Nicole Kidman.


Thank you

Nicole Kidman








UNIFEM Goodwill Ambassador

venerdì 8 febbraio 2008

Mascalzona che non sono altro...


Ieri mattina non è suonata la sveglia ma non è successo a me. Mio fratello non ha sentito la sveglia, sua moglie non ha sentito la sveglia, mia nipote non ha sentito la sveglia suonare, ieri mattina.
Si sono quindi svegliati a ritmo loro, senza frenesie ma non c'è stato tempo, per l'asilo, ormai l'ora di entrata era passata e così per una volta la sveglia, secondo me, ha fatto qualcosa di veramente utile.

I bambini si sa sono belli quando dormono e stanno tranquilli ma ci sono certi così perspicaci che ti fanno ammazzare dalle risate anche quando non sono così serafici e mia nipote è una di questi.
Ha iniziato a camminare a 10 mesi e quasi in contemporanea a dire le prime parole e da allora non si è più fermata, anzi ora, che ha due anni e mezzo, fa dei discorsi che farebbero invidia a molti adulti.

E' arrivata poco prima di pranzo ed è voluta venire subito in braccio, è voluta andare al Pc a vedere le sue foto mascherata da...damina? Direte voi, no, principessa? No, no, sarà la mia influenza da femminista pedagogica ma lei di sua spontanea scelta ha preferito, per il suo primo carnevale, il vestito da Titti, avete presente il canarino di gatto Silvestro? Proprio lui non so ma questo mi ha fatto riflettere su come in realtà anche nelle piccole cose l'influenza delle mamme e comunque dei genitori si possa far sentire, alla sua età le altre sue compagne erano vestite già da dame, principesse...tutte impettite, ben assortite...alcune già truccate e imparruccate! Non so ma mi è sembrato una forzatura per bambine così piccole e credo che lo zampino delle mamme sia stato piuttosto calcato mentre credo che quando le bambine sono libere di scegliere non è detto che si adeguino agli standard di velina-damina in erba.
Dopo pranzo ho cercato di farle fare il riposino post-prandiale ma con scarso successo infatti ha voluto montare il tappettone, quello che si costruisce con mattonelle morbide tutte colorate e con numeri lettere e animali, poi suddetto tappeto è diventato una "torre", cioè una mattonella sopra l'altra a mo' di grande scalino sul quale poi è voluta salire lei, da sola eh!, per poi con il mio aiuto saltare come uno scoiattolo saltatore appunto non so se lo avete presente! ( No, non quello della pubblicità della Vigorsol che ha ben altre abilità!).



Ma dulcis in fundo alla fine stremata ho preso la situazione in mano, si fa per dire, e mi sono sdraiata sul divano tirandomi dietro la copertina, e lei che si era messa a mangiare un mandarino a tavola mi fa: "Che fai masca'lsona che non sei altro???" ma il risultato è stato che è voluta venire anche lei a fare la ninna sotto la copertina a patto di stare vicine vicine...risultato si è addormentata in pochi secondi con la testina sul mio petto e suoi piedini sotto le mie gambe mentre io me la guardavo dormire con quel visino dolce e pensavo...missione compiuta; mentre cercavo di sgattaiolare fuori per andare a danza con la promessa che però al mio ritorno ci saremmo salutate dalla finestra.

La vita può essere così semplice e allo stesso tempo bella che guardando mia nipote giocare divertendosi saltando, colorando mi sono chiesta come saremmo tutti più felici se avessimo il tempo anche solo per fermarci e goderci questi momenti.

mercoledì 6 febbraio 2008

Emozioni e colore


Oggi è l'anniversario della scomparsa del mio pittore preferito, quanto meno tra quelli moderni, Klimt e volevo seppur in modo veloce ricordarlo e a modo mio salutarlo e ringraziarlo per aver saputo andare contro le convenzioni stilistiche della sua epoca e aver sviluppato un modo tutto suo di raffigurare la realtà che da sempre, dalla prima volta che l'ho visto me ne ha fatto innamorare e non più lasciare e per me che dopo un pò mi stanco quasi di tutto, è un vero record visto che la mia passione per la sua arte risale alla mia adolescenza, una passione che ha sempre turbato le suore da cui andavo a scuola e i motivi sono facilmente rintracciabili ma chiaramente a me non piaceva solo per la forza emotiva e sicuramente sessuale che trasuda dalle sue opere ma soprattutto per il colore, questa sua vivacità cromatica è stata la cosa che da subito me lo ha fatto amare, che me lo ha fatto andare a vedere a Vienna, sua patria, a Milano anni fa ad una mostra che poi pochi anni or sono è venuta anche a Roma ma alla quale non sono andata anche se ci ho provato ma la fila di una giornata non me lo ha permesso e così ho desistito solo perchè tanto era la stessa vista anni prima al Nord, quando vivevo in Svizzera.

A chi gli chiedeva qualcosa su di lui rispondeva: "Chi vuole sapere di più su di me, cioè sull'artista, l'unico che valga la pena di conoscere, osservi attentamente i miei dipinti per rintracciarvi chi sono e cosa voglio".

E le sue opere ci parlano di un personaggio dall'animo sensibile di vero artista che è stato capace di andare contro la tradizione, cambiare la politica e i politici del suo tempo, aiutare chi era in difficoltà e stupire e affascinare il mondo intero.

Grazie Gustav per quello che hai saputo essere e creare.


Un nuovo anno per tutti

Per noi un nuovo anno è già iniziato ma non per tutti e siccome in questa settimana cade il capodanno cinese e nella nostra città, ma non solo, ogni comunità mandarina organizza qualcosa, se vi interessa vi suggerisco di informarvi. Per noi a Roma tra le tante iniziative vi segnalo quella di domenica dove, in via del corso alle ore 11, si terrà la tradizionale parata con il dragone cinese, lungo ben 18 metri, per festeggiare l'anno nuovo.
Oppure sabato e domenica al quartiere Esquilino ovviamente, un week end di feste tra danze di dragoni e leoni da Via Manzoni ai giardini di Piazza Vittorio (14.30/17.00)sabato e un'intera giornata di festeggiamenti previsti per la domenica.

Il capodanno cinese o festa di primavera dura di norma quindici giorni e se questo fine settimana non riuscite a partecipare niente paura sabato 16 al Museo Pigorini all'EUR si concluderanno i festeggiamenti con la sfilata del dragone anche se tradizionalmente le celebrazioni si concludono con la festa delle lucerne, ah questo anno è l'anno del Topo!.



Auguri a tutti!