lunedì 15 dicembre 2008
...e come si dice: tu chiamale se vuoi emozioni...
venerdì 31 ottobre 2008
martedì 28 ottobre 2008
sprazzi di sereno...
mercoledì 15 ottobre 2008
15 ottobre Santa Teresa d'Avila o di Gesù, ovvero...
Oggi è Santa Teresa d'Avila o di Gesù, di solito io non amo festeggiare i Santi del giorno nè gli onomastici perchè non capisco cosa io dovrei festeggiare o meglio perchè gli altri dovrebbero farmi gli auguri in un giorno in cui qualcun'altra è stata proclamata Santa, non certo per contributo mio!.
Tuttavia oggi è Santa Teresa, lungi da Calcutta, Teresa de Cepeda y Ahumada, nasce in Spagna , vicino Madrid. Da subito si evidenzia per le sue doti intellettuali e affascinata dai racconti che le leggevano i genitori, gli unici permessi per le donne dell'epoca per la verità, sulla vita di Sante e Santi, all'età di vent'anni scappa di casa per entrare in monastero ma all'epoca la vita claustrale non è come ci si aspetterebbe.
Prima della Controriforma e negli anni subito successivi, in realtà le monache avevano quotidiani contatti con l'esterno nonché incontri anche galanti che le raggiungevano da finestre particolarmente agevoli anche alla fuga; le suore organizzavano feste, danze e rappresentazioni di teatro per l'intera comunità che veniva invitata ad assistere; c'erano gare di pittura, canto e anche le celle non erano così spoglie e sobrie anzi c'era chi, essendo di famiglia aristocratica poteva permettersi gabbie con canarini o strumenti musicali.
Teresa, che toccò con mano la vita a volte lascìa dell'epoca, cercò ad un certo punto della sua vita, per lei che aveva scelto il monastero diversamente da coloro che, essendo state forzate per motivi economici, familiari e sociali si ritrovavano a subire una vita che le vedeva sacrificate e alla quale cercavano inesorabilmente con il loro comportamento lascivo di non soccombere, qulcosa di adatto alla sua mistica.
Così Teresa, aiutata da suoi amici benestanti e facoltosi, fondò il primo monastero nel 1562, le Carmelitane Scalse, in cui le regole erano molto rigide proprio per evitare quelle scene che aveva conosciuto bene negli anni passati:
La povertà assoluta e la mancanza di proprietà erano i fondamenti della sua regola e i riti di flagellazione, ben per tre volte alla settimana, servivano per purificare e ricevere la grazie divina, le suore poi dovevano camminare scalze, da qui il nome, o con sandali di cuoio o legno.
In 4 anni Teresa fondò ben 6 monasteri e altri 3 per gli uomini, i Carmelitani Scalzi tra il 1568 e 1575 in tutta la Spagna
Nonostante tutto fu vittima anche lei dell'Inquisizione e solo dopo aver scritto all'Imperatore Filippo II ricevette la grazia e tutti i processi alla Santa Inquisizione caddero e Teresa poté riprendere la sua opera.
Teresa fu una grande mistica che fin dai primi anni di vita monacale affermava di vedere Gesù personificato e gli Angeli, con esperienze di dolore fisico provocatele da trafitte tanto che quando morì il suo cuore fu messo in una teca, e ancora oggi è venerabile, e c'è chi all'epoca giurò che nel suo cuore erano rintracciabili 5 lacerazioni proprio come lei in una sua visione aveva raccontato.
Teresa d'Avila mi ha sempre affascinato anche se all'apparenza potrebbe avere una storia come tante altre ma lei è una dei pochi Dottori della Chiesa, o Padri della Chiesa (in questo caso si dovrebbe dire Madri- anche per rispetto della figura di Maria e del suo ruolo che la Chiesa le riconosce, NDR!) che in tutto sono solo 33 e coprono millenni di storia, lei e solo altre due donne sono state fregiate di questa onorificenza che si dà solo a quelle personalità che hanno apportato, grazie alle loro capacità mistiche, intellettuali, filosofiche e morali grandi e importanti contributi alla dottrina cattolica. Insieme a Teresa ci sono solo Santa Caterina da Siena e Santa Teresa di Lisieux.
In lei e nei suoi scritti tuttavia si possono intravedere "moti" coraggiosi per l'epoca e per la sua posizione, anche lei, integerrima, mistica, devota e per forza ubbidiente...rivendicava uno spazio degno per la donna dei suoi tempi:
" «Signore dell'anima mia, tu, quando pellegrinavi quaggiù sulla terra non disprezzasti le donne, ma anzi le favoristi sempre con molta benevolenza e trovasti in loro tanto amore persino maggior fede che negli uomini. Nel mondo le onoravi. Possibile che non riusciamo a fare qualcosa di valido per te in pubblico, che non osiamo dire apertamente alcune verità, che piangiamo in segreto, che tu non debba esaudirci quando ti rivolgiamo una richiesta così giusta? Io non lo credo, Signore, perché faccio affidamento sulla tua bontà e giustizia. (So che sei un giudice giusto e non fai come i giudici del mondo, per i quali, essendo figli di Adamo e in definitiva tutti uomini, non esiste virtù di donna che non ritengano sospetta). O mio Re, dovrà pur venire il giorno in cui tutti si conoscono per quel che valgono. Non parlo per me, poiché il mondo conosce la mia miseria. Vedo però profilarsi dei tempi in cui non c'è più ragione di sottovalutare animi virtuosi e forti, per il solo fatto che appartengono a delle donne». Così scrisse ne il Libro della mia vita nel quale dovrà, come anche contemporaneamente Arcangela Tarabotti a Venezia anche se per altri motivi, difendersi dalle accuse di un comportamento "libertino" a cui si richiamavano i suoi calunniatori per come ella stessa descriveva le sue estasi, con veemenza e focosità:
« Gli vedevo nelle mani un lungo dardo d'oro, che sulla punta di ferro mi sembrava avere un po' di fuoco. Pareva che me lo configgesse a più riprese nel cuore, così profondamente che mi giungeva fino alle viscere, e quando lo estraeva sembrava portarselo via lasciandomi tutta infiammata di grande amore di Dio. Il dolore della ferita era cosi vivo che mi faceva emettere dei gemiti, ma era cosi grande la dolcezza che mi infondeva questo enorme dolore, che non c’era da desiderarne la fine, né l'anima poteva appagarsi che di Dio. Non è un dolore fisico, ma spirituale, anche se il corpo non tralascia di parteciparvi un po', anzi molto. È un idillio cosi soave quello che si svolge tra l'anima e Dio, che io supplico la divina bontà di farlo provare a chi pensasse che io mento... » (Santa Teresa d'Avila, Autobiografia, XXIX, 13)
e alle quali essa stessa replicava con sdegno e altrettanta forza: «...giacché non sono mai stata amante di certe devozioni praticate da alcune persone -specialmente donne- con cerimonie che io non ho mai potuto soffrire….», riferendosi proprio a ciò che forse anni addietro aveva conosciuto nei monasteri dove tante "forzate" erano costrette a spendere la loro esistenza e dove lei invece aveva scelto di vivere anche perché riteneva che la scelta del convento, per sua stessa ammissione, fosse paradossalmente più libera di quella matrimoniale.
mercoledì 1 ottobre 2008
Non so voi ma...
Eccomi di nuovo qui ogni tanto sono rediviva, raffreddore a parte! In questo periodo devo ammettere di aver scoperto internet anche come irrefrenabile fonte di sperequamento dei miei piccoli risparmi e ora non ne posso più fare a meno!
Così l'altra settimana insieme alle mie amiche-danzatrici ho ordinato i sagat o cimbali che neanche a dirlo sono arrivati nel giro di un giorno!!! °_° e poi articoli per la casa...insomma basta non ne posso più fare a meno, si trovano offerte convenienti, oggetti particolari, pur facendo di tutto per frenarmi, io poi che sono sempre stata accorta e ponderata ora non riesco proprio a contenermi: ti scegli l'articolo che ti interessa, scegli come pagarlo e ti arriva comodamente a casa tua...insomma resisto a tutto furchè alle tentazioni...dello shopping on line!.
lunedì 22 settembre 2008
Nuovo inizio
venerdì 12 settembre 2008
Odio Sherly Tample
domenica 7 settembre 2008
In punta di piedi e sempre sulle punte...
martedì 26 agosto 2008
In punta di piedi
Eccomi qui quindi di nuovo nella dimensione della normalità, ripreso il lavoro tra pochi giorni riprenderà anche il traffico cittadino, già torno a incontrare le facce dei miei "colleghi di mezzi pubblici" che alla mia stessa ora di sempre prendono il tram, sono rientrati anche loro ma non tutti ancora, come spero che riprenda invece al più presto l'orario feriale degli autobus che non se ne può più di aspettare le ore alle fermate, ho cominciato a colorirmi attendendo i mezzi, quello che non è riuscito a fare il mare hanno potuto i ridotti mezzi dell'Atac!!.
E poi a settembre ripresa anche della danza, tanti i progetti su cui investire: lezioni, stages, esibizioni ma ancora è tutto sornione come in una specie di limbo, come in una prospettiva lontana che però già si intravede, come quando ti svegli al mattino e ancora tutto dorme ma sai che tra qualche minuto prenderà di nuovo vita tutto intorno a te o come quando torni in punta di piedi...
mercoledì 13 agosto 2008
Buone Blog Vacanze!!!
Tor San Lorenzo di Ardea è situata nella cittadina di Ardea composta di due frazioni: Marina di Ardea e Tor San Lorenzo, dal nome della torre stessa. La torre venne fatta costruire allo scopo di avvistare navi nemiche che nei secoli scorsi infestavano il Mar Mediterraneo, ed è una delle più antiche della costa laziale. La bella torre di avvistamento è caratterizzata da una pianta quadrilatera sormontata da una fitta merlatura.
Tor San Lorenzo*
martedì 12 agosto 2008
Ologramma Galleria/2
lunedì 11 agosto 2008
Ologramma Galleria/1
La tensione degli inizi...
Un pò di relax per stemperare la tensione...
La coreografia di El Fen di Salua con da sinistra: me (gonna viola e verde), CipoFra' (al centro), Barbara (a destra)
Il Saidi delle due Francesche:
I saluti finali sul palco, prima dell'ultima improvvisazione...
Mentre ci incamminavamo per la nostra improvvisata tra il pubblico: Intrattenimento del pubblico da sotto il palco:
Me
E una bella panoramica dove si vedono : le due Francesca e CipoFra in versione saidi con le bambine del pubblico, Gisella e in fondo sulla sinistra anche Vale!!!.
...
THE END Ologramma Galleria/1
Olo gramma e visioni
la scaletta ha previsto l'apertura di Francesca in assolo Raq Sharki, leggerissima ed elegante, la coreografia di rumba egiziana delle note di El Fen su coreografia di Salua Nanni, la nostra mitica insegnante che ci ha supportato sin dall'inizio, e poi l'assolo di Gisella con velo, e il finale Saidi con Francesca e Francesca (CipoFra') e poi un vero fuori programma con un'improvvisata tra il pubblico che ha coinvolto gli spettatori nelle danze sfrenate del pop egiziano!.
L'emozione era tanta per diversi motivi non ultimo anzi forse il primissimo della lista il fatto di ballare per nome della scuola della mia insegnante praticamente senza fare retorica...un onore.
E poi il debutto su un vero palcosenico, che era tra l'altro enorme, e poi come si dice last but not least ballare con tutte le mie compagne con cui si è creato veramente un bellissimo clima di condivisione, supporto e incitamento e che ringrazio per questa bellissima esperienza.
Come ringrazio tutti coloro che hanno voluto condividere con me (noi) questa esperienze: Angelo, Vale, Marco e Alessandra e Mauro.
Per l'occasione metto tutte ma proprio tutte le foto raccolte dai vari punti di vista e mezzi a disposizione, senza censura mano a mano che li rimedio da amici e conoscenti facendo un blog galleria fotografico dell'evento.
Le vacanze possono attendere ancora qualche giorno per postare il materiale...
lunedì 4 agosto 2008
Visioni...
Dunque arrivata ho deciso di togliermi subito il dente dolente e ho proposto di ballare anche perché erano le 10 e avrei voluto mangiare qualcosina anch'io! Quindi sono andata a cambiarmi ma come vuole la tradizione dei debutti per ogni danzatrice c'è stato l'imprevisto!.
La festeggiata aveva perso il telecomando dello stereo che manualmente non consentiva di mandare avanti o indietro i brani né di selezionarli! Quindi dopo aver fatto provare a tutti gli invitati qualificati: ingegneri, musicisti, fonici..., abbiamo messo rassegnate il cd e gli invitati si sono sentiti tutte le prime tracce mentre io aspettavo in salone e ne approfittavo per riscaldarmi ma ecco che gli ultimi ritardatari hanno posticipato ancora, citofonando all'ultimo minuto...sono quindi scappata nel ripostiglio per non farmi vedere e ho aspettato mentre trepidavo perché sentivo che la canzone appena prima della mia stava finendo e la padrona di casa stava ancora accogliendo le persone sulla porta ma presa dall'ansia di dover poi rimettere il cd daccapo e doverlo far riandare a ruota libera senza la possibilità di poterlo manovrare ho elegantemente sollecitato con un urlo la padrona di casa che a sua volta a sollecitato gli ospiti ad accomodarsi, appena in tempo io intanto sono uscita sul terrazzo e ho cominciato a muovermi fino ai primi secondi che avevo coreografato ma poi qualcosa/qualcuno si è impossessato di me e alla fine mi sono ritrovata lucida ma rapita al termine della canzone avendo improvvisato movimenti che in mille volte a casa provando non mi erano mai usciti fuori.
Alla fine dell'esibizione sono scappata letteralmente via mentre sentivo gli applausi e qualcuno che diceva: "ancora ancora!"; il risultato è stato: complimenti e strette di mano quando finalmente dopo essermi cambiata e ripulita sono uscita anch'io a mangiare e soprattutto a bere qualcosa; soddisfatta ed emozionata sì ma con la consapevolezza di aver sbagliato il finale che non ho trattenuto però quando alla fine della serata ai saluti ancora gente veniva a farmi i complimenti ho capito che forse avevo dato loro veramente un'emozione e quando dulcis in fundo qualcuno mi ha detto: "sei stata come una visione" allora forse ho capito di aver proprio fatto qualcosa di giusto.
P.S. Per le foto cerco di recuperarle tra gli invitati :)
lunedì 21 luglio 2008
scarpette in spalla...al trotto!!!
E come si dice last but not least! La grande esibizione con il gruppo di San Pietro, per il 10 agosto con una coreografia di Salua su "El Fen", non vedo l'ora so che ci divertiremo parecchio e poi alla fine mega pizzata con il compenso della serata, della serie...ciò che ci guadagniamo ce lo mangiamo...subito!.