venerdì 7 settembre 2007

Strani incroci...




Vi è mai capitato di guardare una danzatrice e di venire rapiti dai suoi movimenti? A me spesso quando mi trovo di fronte a delle fuori classe e proprio questo sentimento mi ha fatto paragonare due diverse forme d'arte, la danza e la pittura, così in base alle mie emozioni mi è venuto da paragonare due tra le danzatrici che preferisco, in assoluto per me le migliori nello scenario romano, e altrettanti pittori a cui le ho paragonate.

La prima grande artista è Salua, estremamente tecnica ma mai perniciosa, riesce a sembrare sempre naturale ed armoniosa, una tecnicità precisa e coinvolgente, espressiva e fluente, nella sua arte ho rivisto la grandezza e le capacità di Raffaello Sanzio, pittore tecnico, espressivo ed armonioso che attraverso le sue tele ci regala un mondo fatto di tanti elementi tutti importanti, tutti armoniosamente calibrati tra loro e tutti essenziali alla perfetta riuscita dell'opera: tecnica, precisione, espressività e armonia degli elementi, nulla è messo a caso e tutto è studiato con precisione per un effetto naturale, come il talento che contraddistingue solo i grandi.











L'altra artista è Yasmin Nammu, la sua semplicità e leggiadria che sembrano non aver bisogno di tecnicismo rivelano invece una tecnica sopraffina, ancor più elevata in quanto celata dalla semplicità...l'accostamento allora mi è risultato semplice chi più di Picasso è l'emblema di ciò che sembra facile, scomposto, semplice ma che cela una maestria tecnica affatto comune?.

2 commenti:

francesca ha detto...

fantastico il parallelismo fra pittura e danza!
del resto la danza come la pittura si basa sulla linea, e il genio è riconoscibile dove la linea viene rotta o deviata!!! così come le fantastiche combinazioni tra il classico e il supercontemporaneo di salua!!
bellissimo questo post nina!!! :)
baci

Salua ha detto...

Grazie Nina!
dolcissima come sempre

a martedi :-))