lunedì 10 settembre 2007

vita, cous cous e danza del ventre...


All'ultima Mostra del cinema di Venezia ha vinto il premio della critica, ed effettivamente trovare una recensione poco convinta non è stato possibile, le Graine et le mulet è piaciuto davvero a tutti. Una storia come tante, una vita da immigrato in un paese ex madrepatria, la necessità di reinventarsi un lavoro arrivati ad un'età in cui rimangono ben poche chanches, una scelta coraggiosa detatta dall'affetto e dalla tradizione e una famiglia allargata. Più di due ore di film che scorrono senza accorgersene e un finale commuovente:


Stenio Solinas da "il Giornale" [...] Straordinario concentrato di figure, di facce e di caratteri femminili, ruotanti fra amore, rancore, rispetto e gelosie che hanno per oggetto quel corpo magro e quel volto segnato, il film ha nella giovane Hafsia Herzi, la figliastra di Slimane, uno dei punti di forza. Si deve a lei la più commovente ed erotica danza del ventre finora apparsa sullo schermo[...]

e per concludere con il regista, franco-tunisino Abdellatif Kechiche: "Dietro il menù (del cous-cous) ci sono solitudini profonde cui a volte si tenta di rimediare con tutto ciò che fa spettacolo: cibo, musica, danza del ventre."

Insomma un film che si aspetta nelle sale con trepidazione...buona visione a tutti










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