martedì 22 gennaio 2008

L'Italia non s'è desta anzi sprofondasse sarebbe meglio!!!

Dopo una selezione durata due settimane con due dirigenti, rispettivamente del personale che è rimasto entusiasta ed infatti mi ha selezionato per il secondo colloquio con il dirigente del reparto in cerca delle sostituzioni e appunto la seconda e ultima selezione con il suddento dirigente anch'esso rimasto positivamente colpito e a cui sono piaciuta molto, vengo ad apprendere che molto probabilmente comunque non avrò il posto semplicemente perchè sono una donna e si sa le donne hanno i loro problemini mensili...e si sa che una donna appena ha un posto di lavoro non vede l'ora di farsi ingravidare soprattutto se è ormai sulla soglia di una certa età (!) ma mi sovviene: "ma non stiamo parlando di un posto a tempo determinato perchè dovrei farmi "ingravidare" per un lavoro di pochi mesi ?";
un mio parente stretto è stato informato da un dipendente del vaticano che il suddetto stato era alla ricerca di nuovi dipendenti e di fare la domanda ebbene gli hanno risposto dopo pochissimo tempo dicendo che non avevano bisogno di niente salvo poi far assumere molte new entry "sponsorizzate" da cardinali e simili, ma attenzione attenzione...si tratta di tutti ragazzi (ancora una volta uomini!) e giovani celibi, insomma il mio parente è stato scaricato perchè invece è sposato e con prole a carico e questi tipi di soggetti sarebbero costati troppo rispetto a della "carne fresca!" , alla faccia della politica di aiuto alle famiglie tanto paventata dal Santo Padre! cito testualmente dal discorso del Papa gli amministratori della regione Lazio all'incontro con questi del 10/01/2008:

"[...] Questo appuntamento annuale ci offre l’opportunità di riflettere su alcune materie di comune interesse e di grande importanza e attualità, che toccano da vicino la vita delle popolazioni di Roma e del Lazio. A loro, a ciascuna persona e famiglia, rivolgo per vostro tramite un pensiero di affetto, di incoraggiamento e di attenzione pastorale, facendomi interprete di quei sentimenti e di quei legami che hanno unito attraverso i secoli i Successori dell’Apostolo Pietro alla città di Roma, alla sua provincia e a tutta la regione del Lazio. Cambiano i tempi e le situazioni, ma non si indeboliscono e non si attenuano l’amore e la sollecitudine del Papa per tutti coloro che vivono in queste terre, tanto profondamente segnate dalla grande e vivente eredità del cristianesimo.
Se guardiamo però alla realtà della nostra situazione, non possiamo negare che ci troviamo di fronte a una vera e grande "emergenza educativa", come sottolineavo l’11 giugno dello scorso anno parlando al Convegno della Diocesi di Roma. Sembra infatti sempre più difficile proporre in maniera convincente alle nuove generazioni solide certezze e criteri su cui costruire la propria vita. Hanno qui chiaramente un’importanza prioritaria il rispetto e il sostegno per la famiglia fondata sul matrimonio. Come ho scritto nel recente Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace (n. 2), "La famiglia naturale, quale intima comunione di vita e d’amore, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, costituisce «il luogo primario dell’umanizzazione della persona e della società», la «culla della vita e dell’amore»". Vediamo ogni giorno, purtroppo, quanto siano insistenti e minacciosi gli attacchi e le incomprensioni nei confronti di questa fondamentale realtà umana e sociale. E’ quindi quanto mai necessario che le pubbliche Amministrazioni non assecondino simili tendenze negative, ma al contrario offrano alle famiglie un sostegno convinto e concreto, nella certezza di operare così per il bene comune.
Un’altra emergenza che si aggrava è quella della povertà: essa aumenta soprattutto nelle grandi periferie urbane, ma comincia ad essere presente anche in altri contesti e situazioni, che sembravano esserne al riparo. La Chiesa partecipa di tutto cuore allo sforzo per alleviarla, collaborando volentieri con le istituzioni civili, ma l’aumento del costo della vita, in particolare i prezzi degli alloggi, le sacche persistenti di mancanza di lavoro, e anche i salari e le pensioni spesso inadeguati rendono davvero difficili le condizioni di vita di tante persone e famiglie.[...]"*


Insomma come dire tra sacro e profano le differenze sono solo tutte retoriche e a loro tutti, vorrei fare un augurio, sì proprio un augurio per il loro di futuro che lascio all'immagine di un bambino e chi meglio di un infante, infatti, emblema di prosaici avveniri incarna questo messaggio...











ma non è finita finchè non è finita, io non mollo














*per il testo integrale del Papa http://www.evangelizatio.org/portale/adgentes/pontefici/pontefice.php?id=985

3 commenti:

francesca ha detto...

sono sconcertata... davvero, putroppo non sono stupita.
Che orrore, siamo vittime di noi stesse, e del mondo del lavoro, sempre più marcio.
Restistere, e non mollare, giusto nina! :)

baci

Vale ha detto...

Bellissimo post, anche se triste e arrabbiato. E' vero, la situazione è proprio questa, anche se fai benissimo a non mollare, perché sono sicura che non tutti sono così...ci sarà un posto dove venga riconosciuta la dignità della PERSONA prima del suo genere di appartenenza!!!
La nostra modernissima società sotto questo aspetto è ancora, per certi versi, medievale.
Ma per non assumere, ti assicuro, ogni scusa è buona.
Anch'io ho fatto un colloquio al Vaticano, un po' di tempo fa, per un posto che ritenevo davvero bello, interessante e perfettamente in linea con i miei studi.
Il colloquio è andato ok. Ma non mi hanno presa. Poi ho scoperto che c'erano molti candidati "interni"...Così sto qua, a fare il tecnico, e il loro sito internazionale è pieno di errori di grammatica...
Mi associo al bambino in foto.

Nina ha detto...

Grazie per la solidarietà femminile..;)