lunedì 8 ottobre 2007

Una tranquilla domenica davanti la Tv


Vi risparmio una facile retorica sulla qualità della televisione italiana ma una puntata dedicata alla figura della donna nella televisione non poteva che attirare le mie riflessioni visto che in questo momento me ne sto occupando a Roma Tre.


La puntata in questione sul canale ammiraglio della RAI si intitolava: "Moda e Tv ci propongono un modello sbagliato di donna?" a cui era legato un sondaggio d'opinione reso palese alla fine di puntata.

Il parterre era formato da giornaliste e giornalisti, uno stilista famoso anche per aver creato la polemica del "lato B" a Miss Italia quest'anno e l'attrice di turno che ha fatto tanto parlare di se' sui giornali soprattutto dopo il divorzio da suo marito, ex magnate finanziario.


La questione si concentra sul problema delle Miss e delle loro misure ma soprattutto sulla proposta di far inquadrare i loro fondo schiena affinché la giuria possa decidere meglio chi è la più bella d'Italia, dopo filmati e testimonianze si torna in studio con il famoso stilista e si apre il dibattito anche con il pubblico presente. E' giusto o non è giusto? Lo stilista sostiene la sua posizione poiché si tratta di un giudizio tecnico e non voyeuristico, gli dà ragione il giornalista di turno ma da una parte del pubblico si assiste ad una rivolta: "le miss non sono carne da macello, l'intero concorso non va" ma ecco che interviene un'altra ragazza del pubblico che invece sostiene che in questo concorso non c'è nulla che non va e non c'è niente di male se delle ragazze vanno lì solo per farsi ammirare e così facendo soddisfano una loro voglia di apparire propria delle donne perché una ragazza ha diritto di sentirsi bella e guardata non solo nel giorno del proprio matrimonio (e qui il mio primo sussulto) a questo punto l'attrice conferma e sottoscrive le parole della ragazza.

Si passa poi ad affrontare una sentenza della Cassazione secondo cui toccare il sedere di una donna non è violenza sessuale ma semplice molestia, ed ecco che il dibattito si riapre e si esaurisce nel criticare o difendere l'operato dei giudici senza riuscire a toccare poi nella sostanza l'argomento prefissato ossia a mio avviso la nuova legge contro la violenza sulle donne e i sempre più presenti casi di cronaca collegati ma ecco che però ci si tranquillizza tutti: è arrivato il risultato del tele voto, alla domanda se moda e tv propongono un'idea sbagliata della donna il pubblico da casa ha risposto: il 45% SI ma il 55% No e scatta l'applauso di redenzione per tutti che assolti possono andare felici a casa.

Unico intervento, a mio avviso, condivisibile nella questione "lato b" o no delle Miss è stato quello di Lidia Rivera che molto serenamente ha commentato, già nei giorni del concorso stesso: "Se hanno accettato di essere giudicate su un modello di bellezza, sul loro adeguamento ad un modello di bellezza allora si devono adeguare anche mostrando il lato b", come non essere d'accordo...

Ma il supplizio non è finito perché per una parte di trasmissione che finisce ne inizia un'altra che ha la presunzione di essere dedicata all'universo femminile tanto è che nel titolo, per indicare questa dedizione, è indicato il tipico colore riservato alle donne e di cui sono vestite tutte le ballerine "che disastro! vabbè", penso, "vediamo il resto"...ma purtroppo si va dal male al peggio, infatti si inizia con invitare in studio una rappresentanza delle guardie costiere, "che bello, dico, almeno parlano di un mestiere che da poco è stato aperto anche alle donne ed è già qualcosa che abbia usato il femminile del termine" ma subito mi rimangio il mio entusiasmo, la conduttrice infatti fa qualche veloce e distratta domanda alle mal capitate chiedendo loro come mai avessero scelto quel mestiere che richiede coraggio e le porta via tanto tempo fuori casa ma, di peggio in peggio, l'attenzione su di loro finisce lì in realtà il loro compito è quello di fare da cornice alla subrettina di turno che fa una comparsata in una fiction ambientata nel mondo dei guardia costa.

Ma ecco arrivare il clou, il talk show riservato all'universo femminile, ossia, secondo la conduttrice, quello delle emozioni e dei sentimenti, e qui balzo dalla sedia: "oddio siamo tornati al '600 con la querelle des femmes???" ma come al solito il peggio deve ancora venire, dopo una coreografia sulle note della vie en rose con ballerine vestite di rosa, inizia in talk sul tema delle "Amanti" ed in studio una regista, una presentatrice-attrice, una psicologa che ha scritto proprio da poco un libro su questo ma, "non vi preoccupate, annuncia la presentatrice, ci sarà anche il punto di vista di un uomo".

Le ospiti a turno parlano della figura delle amanti e poi ecco la psicologa che ne dà la lettura diagnostica, esistono due tipi di amanti una per necessità cioè per il tempo necessario affinché l'uomo lasci l'altra e una invece per vocazione cioè colei che inconsciamente sceglie l'uomo che non si libererà mai ma si illude che prima o poi lui lo farà, si beve tutte le sue scuse convinta che lui prima o poi sarà tutto suo come da bambina voleva suo padre come ci insegna Freud a cui tra l'altro fa dire che questo tipo di ragazza sarà un'amante a vita per perversione poiché le perversioni sessuali sono tipiche dell'uomo(che ha il pene) mentre alle donne sono proprie perversioni sentimentali nelle quali rientrano questo atteggiamenti come anche la bulimia o l'anoressia, poiché dice sempre Freud le perversioni sessuali non sono proprie della donne (non avendo il pene- ndr) e allora a questo punto il pensiero mi va alla grande filosofa e psicoanalista francese Irigaray...chissà che cosa potrebbe pensare se si imbattesse in questo programma, forse che siamo dei preistorici e in fondo non avrebbe tanto torto se poi si considera che quale rappresentante del contro altare maschile è stato chiamato un noto giornalista-opinionista notoriamente non etero e chicca nelle chicche la trasmissione ha tre autori...tutti maschi, alla faccia del programma delle donne!!!.


Però non tutto è perduto per fortuna ci pensano le donne a salvare le donne, sintonizzandomi sul secondo canale ho invece guardato e seguito con piacere un'approfondimento del Tg2 Dossier Storie, la replica poiché la prima messa in onda è di sabato sera a mezzanotte!.

Qui si sono intervistate figure femminili della politica italiana e imprenditrici -stiliste che si sono proposte a mio avviso fornendo spunti di riflessioni attuali e che soprattutto rispecchiano la realtà sociale, in particolar modo la Capa della Maison Trussardi, erede del capostipite, che parlando della sua nuova gravidanza con l'aiuto dell'intervistatrice mete in evidenza come sia difficile per una donna conciliare lavoro e famiglia e che se ci si riesce è solo perché bisogna rinunciare per forza a qualcosa e, puntualizzazione ancora più fine che viene ignorata perfino dai politici per necessità o per volontà, le donne per poter arrivare ai piani alti del potere, per chi è del mestiere al così detto "tetto di cristallo", la donna deve uniformarsi al modello maschile e cosa per me interessante e che è uno spunto di riflessione che andrebbe approfondito anche richiamandosi alla natura dei movimenti femministi: il settore della moda invece è più aperto alle donne perché esiste ed è fondamentale il lavoro d'equipe!.

Diamo atto che insomma qualcosa di buono anche in tv esiste sarà perché è affidato alla realizzazione di una donna?.

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